È il giorno della finale regionale di Coppa Italia Dilettanti tra Pol.Santa Maria Cilento e Nola.
Dopo le incertezze sui possibili campi, è al “Romeo Menti” di Castellammare che questa serata si svolge. In gara unica. Un evento presieduto da personaggi di spicco delle istituzioni sportive e politiche, e delle forze dell’ordine venute a rappresentare la campagna “No al bullismo”. Il fischio in campo è preceduto da DJ, un elemento di quel calcio moderno che non sempre trova il favore di tutti. Per fortuna, il vero spettacolo di questa serata è rappresentato dalle tifoserie. Uno spettacolo notevole.
Si percepisce benissimo quanto questo evento sia sentito in maniera differente e importante da entrambe le città e dai tifosi presenti accorsi in gran numero: la Polisportiva Santa Maria ha raggiunto per la prima volta il traguardo della finale di Coppa, mentre il Nola è nel pieno dei festeggiamenti (essendo questo l’anno del centenario), iniziati proprio il giorno della vittoria in semifinale contro la Sessana. L’atmosfera è elettrica.
Il numero degli spettatori totali della serata pare sia circa 3.000. Stima difficile da confermare con dati ufficiali ma il colpo d’occhio è davvero importante. Gli ingredienti per un ottimo tifo ci sono tutti, partendo dalla mera presenza finendo alle coreografie pensate per l’occasione, accompagnate da fumogeni che danno sempre quel tocco in più allo spettacolo.
I nolani, posizionati nel settore distinti, si presentano in ottima forma, considerato anche il campionato sontuoso che stanno disputando. La modalità di tifo dei bianconeri è appassionata e afferma l’identità di una comunità che trova nel calcio un ulteriore motivo di orgoglio e appartenenza. Dopo l’ufficialità dell’inno di “Mameli” e la fumogenata tricolore che esplode nel cielo, dai distinti parte una coreografia molto, molto bella. Bandierine nere e cartoncini argentati vengono sventolati, ricreando la scritta “Nola”, per poi dare spazio a bandierine e torce flash. Presenti anche tifosi gemellati da Sora e Fondi.
Dall’altra parte, i tifosi del Santa Maria Cilento presentano una coreografia rappresentativa della propria città con i simboli raffiguranti elementi della propria terra. Nonostante gli anni in Serie D, vivono l’evento di una finale per la prima volta nella loro storia, per cui l’euforia è visibile. Occupano in buon numero la postazione in tribuna, colorandola di giallo e rosso, e con pezze e bandiere e fumogenate che motivano ulteriormente la squadra in campo.
Se la tifoseria bianconera in fatto di numeri è prevalente, considerando che si tratta di una tifoseria storica campana, i tifosi del Santa Maria sono una piccola realtà che comunque si impegna nel portare avanti la rappresentanza della città e una mentalità di tifo.
Dopo un testa a testa combattuto in campo, si giunge ai calci di rigore per decretare la vittoria.
I colori giallorossi trionfano, lasciando un sapore amarissimo per i bianconeri nolani, che speravano di riscattarsi dalla sconfitta dell’ultima finale contro il Savoia.
La Polisportiva Santa Maria Cilento alza la coppa e scrive una pagina di storia importante, festeggiando con i tifosi in tribuna, pronta a volare alle fasi nazionali della competizione.
Delusione e gioia si mescolano all’orgoglio per un tifo che ha dimostrato di essere all’altezza della situazione, rendendo questa finale un evento memorabile, al di là dell’esito.
Testo di Imma Borrelli
Foto Nola: Leonardo e Francesco Ruggiero
Foto Pol. Santa Maria: Roberto Paciello