Su questa partita ci sarebbero tante cose da raccontare, vuoi per il fascino della sfida in sé, vuoi per i trentacinque anni di storico gemellaggio fra le due città. Per questioni di praticità e di spazio, si potrebbe cominciare a narrare questa giornata dalle prime ore della mattina, anche se già dal sabato sera i baresi sono stati accolti a Salerno in un clima di gran festa culminato in un pranzo fra le due tifoserie nel centro della città, prima del gemellaggio vero e proprio sotto la Tribuna Centrale dello stadio dove si sono incontrati i cortei delle due tifoserie, le cui rappresentanze si sono poi scambiate cori, messaggi e regali a suggello di questo splendido e antico rapporto.

All’interno dello stadio colpo d’occhio eccezionale al cospetto di quasi 17.000 spettatori che è il record stagionale per la Salernitana, di questi sono quasi 5.000 i baresi, sommando ai duemila del settore ospiti, tutti gli altri pugliesi presenti nei distinti superiori e in Tribuna Verde lato Nord.

Lo spettacolo offerto dalle due tifoserie è stato incredibile, cominciato con largo anticipo rispetto al fischio d’inizio con cori di reciproca stima per le rispettive città e persino uno striscione univoco, in entrambe le curve, con il quale invitano un tifoso a non mollare davanti ad un momento di evidente difficoltà.

Anche sul tifo canoro, sia salernitani che baresi si dimostrano in grande spolvero. Emblematica la coreografia messa in scena dai baresi, che hanno alzato cartoncini nei colori delle due squadre, il rosso, il bianco e il granata, completata da uno striscione in basso con la scritta “Tre colori due città”. I salernitani invece alzano diversi due aste a comporre la scritta “Curva Sud” al centro del quale campeggia il volto del loro indimenticato capo storico “Siberiano”, con corposi fumogeni e coriandoli ad impreziosire il tutto.

A perfetta chiusura del cerchio, anche la partita sul campo è molto bella e divertente, un 2-2 che accontenta davvero tutti. Dopo il triplice fischio, la festa è proseguita fuori il settore ospiti con i tifosi baresi che sono stati trattenuti lungamente fra birra, cori e chiacchiere fra amici.

Pier Paolo Sacco