Quella fra Salernitana e Perugia è sempre una sfida che riveste un certo fascino dal punto di vista ultras. Essenzialmente per la rivalità fra le due fazioni, nata curiosamente dalle ceneri di un’amicizia finita male. Interessante anche per il particolare stato di forma che le due tifoserie attraversano da qualche tempo: da una parte i perugini, che ritrovato un certo equilibrio fra le sue parti e sull’onda lunga dell’entusiasmo per la promozione dalla C alla B continua ad inanellare buone prestazioni; dall’altra i salernitani, una tifoseria che pur con qualche alto e basso rappresenta forse la punta massima della tradizione del tifo tipica di casa nostra. Bello rivederle entrambe l’una di fronte all’altra.
Al di là del puro e semplice discorso ultras, gli spettatori presenti saranno 7.168 secondo le stime ufficiali, con una bella rappresentanza di tifosi giunti dall’Umbria. Le due anime contrapposte si daranno battaglia a suon di manate, sciarpate, torciate e striscioni, animando la gara molto più vivacemente di quanto facciano i protagonisti in campo.
A proposito di protagonisti in campo, dopo una lunga fase di stallo, la gara si infiamma nell’ultimo quarto d’ora, dapprima con l’attaccante Bocalon che sblocca e manda in visibilio l’Arechi, ma quando la partita sembrava ormai in porto, a tempo ormai scaduto è Bonaiuto a regalare il pari al Perugia e a far suonare l’ultima ora per il tecnico granata Bollini che, dopo questa gara, verrà sollevato dall’incarico: al suo posto verrà chiamato l’ex tecnico dell’Atalanta Colantuono.
Foto di Pier Paolo Sacco.