La Salernitana soffre pur giocando un tempo in superiorità numerica, ma supera di misura lo Spezia grazie alla quinta rete stagionale di Bocalon. I granata si lasciano alle spalle lo stop inatteso di Venezia e continuano a respirare aria di alta classifica.

Anche questa volta l’Arechi non è sold out, ma questa non è una novità. Certo, siamo ben lontani dal minimo stagionale toccato nella gara infrasettimanale dello scorso 31 ottobre contro il Livorno. C’è da dire che i novemila presenti ieri, sopratutto quelli assiepati sulle scalee della Curva Sud Siberiano, non hanno fatto mai mancare il loro supporto per tutto l’arco dei novanta e passa minuti della gara contro i liguri.

Un tifo costante, continuo, che ha preso per mano la Salernitana e l’ha letteralmente trascinata alla vittoria. Perché i granata hanno sofferto e non poco le sfuriate dei bianconeri, che tra primo e secondo tempo sono andati vicinissimi al goal in più occasioni. Solo gli interventi prodigiosi di Micai e gli ottimi Castiglia e Mantovani di giornata, che ci hanno messo spesso e volentieri una pezza, hanno evitato il peggio.

Coinvolgente il coro finale sulle note di Despacito, da segnalare anche due begli striscioni sollevati durante la gara. Il primo dedicato al compianto Aldo Meroni, uno dei leader della curva scomparso nell’estate del 2015: “Oggi, tra un anno e tutti quelli che verranno: a te che sei il nostro angelo Aldo buon compleanno!”. L’altro quello con il quale la Siberano ha voluto ricordare la tragedia di Casteldaccia, cittadina a pochi passi da Palermo, in cui hanno perso la vita nove persone a causa dell’esondazione del fiume Milicia: “Ennesima tragedia immane, un abbraccio solidale. Palermo non mollare”. Questo il messaggio da parte del settore più caldo del tifo granata in ricordo alle vittime.

Ma lasciatecelo dire: bene, bravi anche gli spezzini. Salerno non è proprio dietro l’angolo eppure sono venuti giù in circa cento unità. Pezze, stendardi e bandiere al vento, hanno sostenuto i propri beniamini nonostante la grossa disparità numerica con i “colleghi” granata. Compatti, hanno occupato la parte sottostante della Nord e non si sono fermati praticamente mai, nemmeno con lo Spezia sotto di un goal, nemmeno nell’intervallo tra primo e secondo tempo e quando ormai, e nemmeno dopo il triplice fischio del Signor Dionisi de L’Aquila, quando le squadre erano già sotto la doccia e la sconfitta era diventata ormai una triste realtà…quando si dice essere Ultras!

Andrea D’Amico