Dopo il primo rinvio per neve dei primi di febbraio, oggi 4 marzo si doveva giocare in notturna Centese-Ravenna, considerata dai tifosi di casa la gara dell’anno. Una pioggia fitta, caduta sin dal primo pomeriggio, ha fatto saltare una parte  dei riflettori situati fra la tribuna e l’entrata dove si posizionano i tifosi ospiti, che per l’occasione sono circa 30 unità.

Dopo un sopralluogo dell’arbitro e di alcuni dirigenti centesi, si decide di non giocare anche sotto la pressione di alcuni giocatori ravennati, i quali sostengono che la visibilità sia molto limitata. Personalmente più che questo problema credo che il campo, nel frattempo diventato un acquitrino simil Ferraris di Genova nell’ultimo derby, sia davvero impraticabile.

Dopo che la terna arbitrale ritorna negli spogliatoi,  i giocatori del Ravenna vanno salutare i loro tifosi che per l’occasione si sono presentati con lo striscione Ultras ed alcune pezze lanciando alcune torce in campo ed intonando il coro Romagna mia, con il finale riferito ai loro odiati cugini cesenati.

Anche i centesi sono presenti in una trentina di unità, con le pezze solite pezze B.D.C., DECIMA, L’ALBA DEI GIOVANI CENTESE e VIALE JOLANDA. Già prima della partita lanciano alcune torce in campo intonando cori di ogni genere.

Mentre i giocatori centesi si allenano, i tifosi di casa rimangono ancora dieci minuti per intonare cori ed accendere altre torce.

Ora si attende la decisione delle Lega, che per la Centese potrebbe essere anche una sconfitta a tavolino per 3-0 oppure una forte multa con la ripetizione della gara.

Fabio Bisio