Partenza per un viaggio importante in termini ultras, con il tempo che purtroppo non promette nulla di buono. Nevischio e tanto freddo sono miei compagni durante l’attesa del treno che mi condurrà nelle Marche. Dal freddo invernale passo al classico tepore del treno che mi abbraccia in attesa di giungere nella bella cittadina di San Benedetto del Tronto. Ancora più confortevole, oltre alla prospettiva delle tifoserie che mi accingo a vedere, sono le previsioni del meteo che annunciano una bella giornata soleggiata e mai come in questi momenti mi auguro che queste si trasformino in scienza esatta e inesorabile.
Al mio arrivo a San Benedetto, il sole c’è e tempra davvero piacevolmente la lunga camminata che mi conduce allo stadio “Riviera delle Palme”. Mi attende una signora partita del tifo, prevista una grande cornice di pubblico: in questa stagione mi era già capitato di constatare l’impatto visivo e sonoro di cui è capace il pubblico rossoblù e ne rimasi profondamente colpito e mi aspetto che anche in quest’occasione possano confermare le mie aspettative.
Oggi inoltre, come ogni anno, si ricorda Massimo Cioffi, ultras della Samb tragicamente scomparso il 22 Novembre 2004, omaggiato dalla Curva Nord con cori e striscioni. Davvero bello il colpo d’occhio che offre non solo il cuore caldo del tifo, ma tutto lo stadio nel suo complesso. All’entrata in campo delle squadre, fumoni old style ad accompagnamento dello striscione in ricordo di Cioffi tenuto in alto, alla vecchia maniera, con delle aste.
Attese ampiamente confermate: la Nord offre una prova impeccabile sotto tutti i punti di vista. Viene rispolverato anche il suggestivo striscione “CURVA NORD MASSIMO CIOFFI” e il tifo è davvero trascinante per tutti i novanta minuti, anche perché la squadra in campo vince e convince, facendo diventare tutto più semplice anche sugli spalti.
Quando mi reco sotto il settore di casa, posso ammirare da breve distanza il grandissimo tifo dei rossoblù, affiancati dagli amici di Rimini e Monaco di Baviera. Bandieroni sempre al vento, come le due aste. Cori a ripetere possenti, manate che si sprecano. Inutile tergiversare, questa è una curva che merita palcoscenici superiori e con essa lo merita tutto il resto della piazza, considerando che anche la tribuna era piena in ogni ordine di posto.
Mi incuriosiva la presenza degli ultras aquilani. Nella mia vita fotografica e nel mio passato da curvaiolo, per combinazione dei casi, non l’ho mai vista all’opera. Ma l’ho sempre guardata con ammirazione. Oggi era l’occasione più azzeccata per vederli da vicino. La grandissima particolarità alla loro entrata, le loro pezze, tutte sistemate e attaccate tra di loro, per non parlare della grande cura dei dettagli rappresentati nelle bandiere e in tutto il loro materiale.
Offrono un impatto scenico che non lascia indifferenti. Ordinatissimi, tutti dietro le pezze, una minuziosa scrupolosità nel disporsi che non avevo mai visto in tutte le tifoserie viste all’opera in lungo e in largo per l’Italia e che mi ha sicuramente colpito, aspetto ulteriormente enfatizzato dalla scelta stilistica del “total black” che da qualche anno hanno abbracciato. Un’altra particolarità che non mi è sfuggita è che anche gli striscioni tirati fuori per i diffidati, rimangono in alto per diversi minuti. Ma il momento da sottolineare è quello dello striscione per Cioffi, tirato fuori proprio al momento del gol e esposto per diversi minuti, accolto dai padroni di casa con lunghi applausi, che hanno persino messo in secondo piano l’emozione del goal.
Nel secondo tempo mi sposto proprio sotto di loro e nonostante i gol subiti, offrono un grandissimo tifo, continuo e con delle belle manate, bandieroni e bandierine al vento, il tutto coordinato da un tamburo non troppo invadente. Tutto veramente molto bello, senza restrizioni, con il sano sfottò, stadio pieno e ricco di libertà, coreografiche ed espressive, attraverso gli striscioni. Vorrei sì che fosse sempre domenica, se fosse sempre così.
Massimo D’Innocenzi