Sfida che si può ben definire un classico della massima serie, due squadre che incrociano i rispettivi destini almeno un paio di volte a stagione e di rimando due tifoserie che si conoscono fin troppo bene, un rapporto di reciproco rispetto mai venuto meno che è, fino ad oggi, andato ben oltre il mero risultato sportivo. Del resto specialmente negli ultimi anni, doriani e bergamaschi hanno viaggiato praticamente a braccetto quando si è dovuto scendere sul piede di guerra per mettere un freno, o almeno cercare di farlo, a tutte quelle diavolerie che hanno propinato senza sosta a chi intende mettere piede in uno stadio di calcio italiano. E si badi bene che entrambe le tifoserie non si sono limitate a coniare qualche slogan ad hoc o a produrre questo o quel capo di abbigliamento, ma sono andate oltre producendo una controinformazione all’altezza della loro fama e soprattutto andando a mettere il coltello nella piaga delle tante falle del sistema, come a dire al semplice sportivo “io ti avverto del pericolo, poi comportati come credi”. Evidentemente la mancanza di imposizioni e il crescente dialogo tra ultras, tifosi e sportivi ha portato di fatto ad un blocco quasi granitico, basti vedere quanta solidarietà riscuotono gli ultras atalantini dal resto dello stadio nelle loro numerose iniziative. Di rimando anche la Gradinata Sud è riconosciuta come un valido interlocutore, un modello da seguire ed una guida del tifo blucerchiato.

Momento particolare per entrambe le tifoserie che si trovano agli antipodi, i blucerchiati devono convivere con il pessimo momento della propria squadra, la classifica piange e ad inizio campionato neanche il tifoso più pessimista poteva pensare di vedere la propria squadra invischiata sul fondo della classifica, mentre gli atalantini sono costretti a fare mille sacrifici per dividersi tra gli impegni europei ed il campionato, sacrifici che suppongo vengano sopportati molto volentieri visto che la Banda Gasperini diverte e soprattutto fa respirare nuovamente quell’aria europea che per una squadra provinciale ha sempre tutti i connotati del sogno ad occhi aperti.

Nonostante il periodo poco fortunato per la Samp, la Gradinata Sud risponde alla grande con gli UTC che chiamano a raccolta tutti i tifosi chiedendo una presenza massiccia fin dal riscaldamento prepartita della squadra. L’invito è di presentarsi di buon’ora ma soprattutto di indossare la sciarpa dell’ultimo vittorioso derby, in modo da riproporre quel muro blucerchiato che è stato di buon auspicio in passato. A vedere l’ambiente all’interno dello stadio, si può ben dire che il popolo blucerchiato risponda all’appello in maniera esemplare: il colore non manca e oltre alle sciarpe, i soliti bandieroni ravvivano una gradinata che in questo pomeriggio spinge letteralmente la squadra a guadagnare quel punticino che fa muovere la classifica e mette un po’ di sano entusiasmo.

Presenza ospite che si attesta ben oltre le mille unità, nella gabbia la parte superiore è completamente esaurita ed almeno un centinaio di persone si sistemano pure nella parte bassa. Solito striscione “Bergamo” ben in vista e solito tifo trascinante. Non è la bolgia di altre occasioni ma comunque i presenti dimostrano tutto il proprio valore, quella sana voglia di lasciare il proprio marchio di fabbrica sull’evento. Qualche bandierone e parecchie bandiere a due aste fanno da contorno al tifo, viene accesa una torcia subito gettata a terra, per il resto mani e voce fanno ampiamente la loro figura.

Nonostante il risultato a reti inviolate, lo spettacolo offerto sulle gradinate è stato di qualità. Magari c’è chi può aver storto la bocca per quanto hanno espresso sul terreno verde i giocatori, ma pensare di aver inciso sul risultato sportivo è il massimo che può ottenere chi vive la partita per i novanta minuti. Anche se poi

Foto di Alberto Cornalba