Il posticipo di domenica sera della quindicesima giornata di Serie A prevede, in quel di Genova, la partita tra la Sampdoria e la Lazio, sfida sicuramente molto interessante sia sugli spalti che sul rettangolo di gioco.

La giornata, per gli ultras blucerchiati, inizia certamente diverse ore prima rispetto al fischio d’inizio di questa partita, visto e considerato che nello stesso giorno, a pochi chilometri di distanza, e precisamente nella vicina Chiavari, è prevista un’altra partita, questa valevole per il campionato di Serie B, giocata tra la compagine di casa, l’Entella, ed il Bari, la cui tifoseria è storicamente gemellata con quella doriana.

Baresi e Sampdoriani si danno quindi appuntamento nella zona antistante il settore ospiti dello Stadio Comunale di Chiavari per il classico scambio di saluti, adesivi e materiale vario. Il tutto accompagnato da fiumi di birra e diverse teglie di focaccia genovese, all’insegno della fratellanza e della profonda stima reciproca. Una delegazione di ultras blucerchiati assisterà, inoltre, alla partita della formazione biancorossa. Un gesto che verrà ricambiato in occasione della sfida serale della Sampdoria contro la Lazio, visto che verso la mezz’ora del primo tempo verranno esposti, in Gradinata Sud, due drappi biancorossi, uno dei “Seguaci” e l’altro dei “Re David”.

Tornando quindi alla sfida tra la Sampdoria e la Lazio, i sostenitori di quest’ultima cominciano a fare il proprio ingresso nel settore ospiti già un paio di ore prima dell’inizio della partita. Gli ultras saranno tra gli ultimi ad entrare, ma le disposizioni delle forze dell’ordine e degli steward, presenti anche al di fuori dello stadio, sembrano piuttosto chiare: i tifosi ospiti devono entrare immediatamente all’interno del Ferraris e non devono sostare o girovagare nelle zone limitrofe. I tifosi biancocelesti che arrivano a Genova con la propria auto vengono indirizzati in un parcheggio ubicato poco dopo il casello autostradale ed imbarcati subito su diversi autobus per essere condotti all’interno della zona di prefiltraggio del settore ospiti. Qui nessuno può allontanarsi, anche solo per andare ad acquistare una bottiglietta d’acqua o per andare in bagno, e si viene subito invitati ad entrare nel settore. Il tutto ovviamente dopo aver subito un’accuratissima perquisizione, durante la quale vengono controllate anche le scritte sulle sciarpe e vengono addirittura sequestrate delle bandiere tricolori, senza, tra l’altro, un apparente motivo, ma solo in base al giudizio soggettivo dei funzionari di polizia in servizio ai tornelli. Prima dell’inizio della partita ci sarà comunque il tempo, per gli ultras laziali, di effettuare una piccola raccolta fondi tra tutti i presenti nel settore ospiti, da destinare a Luca Fanesi.

Anche il resto dello stadio si riempie lentamente. Pochi minuti prima del fischio iniziale del direttore di gara, nella parte alta della Gradinata Sud, appare uno striscione che riporta la seguente scritta: “Serie A o Serie B, Coppa Italia o Champions League, di domenica o di MARTEDI”, in riferimento, evidentemente, a quanto accaduto in occasione della recente sfida di Coppa Italia tra la Sampdoria ed il Pescara, giocata al Ferraris proprio martedì scorso.

All’ingresso in campo delle squadre il colpo d’occhio è davvero stupendo. La Gradinata Sud si colora con diverse bandiere blucerchiate, di ogni dimensione, che sventolano incessantemente, mentre l’intero stadio intona a gran voce il meraviglioso inno della Sampdoria, “Lettera da Amsterdam”, diffuso a tutto volume dall’impianto audio dello stadio. Vengono anche accese diverse torce, che rendono il tutto sicuramente più suggestivo e romantico.

Nel settore ospiti i laziali replicano con un potente coro a rispondere che rimbomba non appena la musica cessa di essere trasmessa. Da questo momento in poi l’apporto di entrambe le tifoserie nei confronti della propria squadra risulterà davvero molto intenso e costante. Battimani, cori secchi e decisi, cori continui: un vero e proprio tripudio di passione che farà da cornice ad un gara molto bella e combattuta sul rettangolo di gioco.

Non mancheranno gli sfottò e gli insulti reciproci lanciati da una parte e dall’altra, ed il freddo pungente di questa sera, in quel di Genova, non sembra assolutamente scalfire l’entusiasmo di entrambe le tifoserie.

Sul campo le due formazioni si danno battaglia. Dopo un inizio arrembante della squadra di casa, la compagine ospite sembra riuscire a prendere le misure e ad imporre il proprio gioco. Il primo tempo termina comunque a reti bianche, nonostante diverse emozioni. Verso l’inizio della seconda frazione di gioco la squadra biancoceleste colpisce un palo e sembra quindi continuare sulla falsariga dell’ultima fase del primo tempo. Ma pochi minuti più tardi è la Sampdoria a portarsi in vantaggio grazie ad un gol siglato da Zapata al minuto 56 e che scatena, ovviamente, l’entusiasmo dell’intero stadio.

Il tifo si fa assordante, ma la tifoseria laziale non sta di certo a guardare e aumenta notevolmente l’intensità del proprio apporto vocale, prendendo, di fatto, per mano la squadra, e conducendola per lo meno al pareggio, che arriva per l’appunto, dopo una bella reazione della squadra di Simone Inzaghi, al minuto 80, grazie al gol di Milinkovic Savic.

Sembra finita qui, ma la Sampdoria ha arretrato notevolmente il proprio baricentro e la Lazio sembra avere ancora molta benzina in corpo. Ed infatti ecco che arriva il gol del vantaggio biancoceleste, con Felipe Caicedo, siglato nei minuti di recupero, che gela lo stadio Ferraris e fa esplodere di gioia i tifosi laziali assiepati nella “gabbia”. Pochi istanti più tardi arriva anche il triplice fischio del direttore di gara che sancisce il risultato finale, con la vittoria della Lazio per 2 a 1.

I tifosi blucerchiati lasciano mestamente lo stadio. La Lazio si riversa invece sotto il settore ospiti per ricevere il meritato applauso ed il saluto della propria tifoseria e per ringraziare i sostenitori biancocelesti del supporto ricevuto nel corso di questi novanta minuti. Il più acclamato, dai tifosi laziali, è senza dubbio Simone Inzaghi, che viene evidentemente considerato l’artefice principale di questa stagione straordinaria della compagine biancoceleste. I tifosi laziali continueranno poi a cantare anche quando lo stadio sarà completamente vuoto, intonando i propri inni ed effettuando anche un paio di belle sciarpate, ebbri di gioia per questa vittoria ottenuta in una trasferta davvero molto ostica.

Testo di Daniele Caroleo.
Foto di Pier Paolo Sacco.