Allo stadio Luigi Ferraris per la prima di campionato si affrontano i blucerchiati guidati dall’ex romanista Eusebio Di Francesco e la Lazio di Simone Inzaghi. L’estate appena trascorsa per la curva nord laziale è stata particolare, soprattutto per la morte del loro storico leader Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik. Gli occhi sono tutti puntati sul settore ospiti, in particolar modo sugli Irriducibili. Gran parte dei laziali entra al Ferraris con largo anticipo, ma mancano all’appello i gruppi principali che pochi minuti prima dell’inizio fanno il loro ingresso in corteo, preceduti dal nuovo bandierone tutto nero, in ricordo del loro leader. Tutti gli ospiti presenti applaudono e si uniscono ai cori dedicati a Diabolik. Il tifo parte subito forte e, anche grazie a una prestazione maiuscola della propria squadra, sarà costante per tutta la partita.

Gli spettatori presenti allo stadio sono quasi 20 mila, oltre 16 mila gli abbonamenti venduti, ma ciò che tiene banco è la contestazione nei confronti del presidente Ferrero, patron mai troppo amato, ma che, anche grazie ai risultati sportivi ottenuti, per certi aspetti anche sorprendenti, è riuscito per un certo tempo a placare i malumori del popolo blucerchiato, che però sono presto riesplosi anche in virtù delle uscite spesso infelici dello stesso Ferrero, molte volte irrispettose della storia della Sampdoria e della tifoseria. Nonostante il clima ostile nei confronti della società però, la gradinata sud non fa mancare il proprio sostengo fatto di calore e colore verso gli undici in campo, che però rispondono con una scialba prestazione. Sul fronte dell’ordine pubblico nulla da registrare.

Foto di Alberto Cornalba