Sono appena passati tre giorni dalla sfida tra Campobasso e L’Aquila alla quale ho assistito dal vivo e la mia scelta ricade nuovamente su una partita dei molisani. Tecnicamente questa è la mia prima tifocronaca in un campo straniero, visto che questa volta si gioca allo Stadio Olimpico di Serravalle, nel territorio della Repubblica sammarinese. A differenza dell’inedita prima sfida fra le due squadre che si giocò 365 giorni fa sul campo neutro di Gatteo a Mare, e che mi vide ugualmente presente.

Per l’occasione mi affido all’organizzazione dei supporter molisani fuorisede di stanza a Bologna, che ringrazio per il passaggio, la compagnia, le birre e le varie pietanze preparate. Arriviamo in zona stadio quando l’orologio segna le ore 14, qui mi dirigo a ritirare l’accredito ed entrare in campo.

Lo Stadio Olimpico di Serravalle (ultimamente rinominato San Marino Stadium) ha una capienza di 5.000 posti a sedere, suddivisi tra due tribune, una opposta all’altra. Poco pubblico quest’oggi: circa 150 persone, 200 per essere ottimisti. Il seguito per la squadra di calcio locale non è dei migliori difatti, dietro lo storico striscione del Nucleo 2000, trovo solamente 7 ragazzi che si prodigano per il sostegno ai biancazzurri di casa. C’è da dire che durante la partita fanno registrare qualche pausa tra un coro e l’altro, ma comunque (nel loro piccolo) il sostegno non è mancato: qualche coro secco seguito anche da 3-4 bandierine, di più non potevano fare, vista la carenza di materiale umano.

Nella tribuna opposta trovano invece spazio i tifosi campobassani, circa una una quarantina. A dar manforte ai ragazzi giunti dal Molise (a bordo di 3 pulmini da 9 posti), anche 3 macchine dei già citati tifosi fuorisede, principalmente proveniente da Bologna, ma anche con componenti di Modena e Reggio Emilia.

La partenza del tifo è a rilento, non tutti i componenti sono entrati dentro lo stadio, ma man mano che passano i minuti, sale il sostegno nei confronti dei rossoblu (oggi con un’insolita maglia gialla). Anche dopo il gol subito, vedo i ragazzi che continuano coi cori d’incitamento.

Nella ripresa s’alza l’asticella del tifo, con un bel settore carico di entusiasmo, già prima delle due reti con le quali il Campobasso ribalta la partita. Molto bella la sciarpata che coinvolge il settore, nell’occasione viene accesa e lasciata a terra anche una torcia.

Dietro i drappi Curva Nord Campobasso, oltre alla sciarpata, s’intravvedono due bandierine sventolate durante la partita, oltre al classico bandierone con raffigurato Michele Scorrano e un paio di altre due aste.

Classico repertorio vocale per i molisani, dai cori per la squadra a quelli per i diffidati, alla città e alle consuete sortite verso il dialetto, ma il coro che ho apprezzato di più è realizzato al fischio finale quando, richiamando la squadra sotto il settore, effettuano un “Dai Campobasso alè, per sempre insieme a te” al quale si uniscono anche i protagonisti in campo.

Stesso entusiasmo all’esterno del settore, con numerose celebrazioni a questa vittoria esterna del Campobasso in territorio sammarinese. Chiaramente tutto tranquillo tra le due tifoserie.

Francesco Passarelli