Per la terza giornata del campionato di Serie D, girone F, si affrontano San Marino e Vis Pesaro. Seppur sia appena iniziato il campionato, la squadra ospite è già capolista del girone e con gli acquisti di qualità operati durante il calciomercato, si appresta ad essere tra le possibili pretendenti alla vittoria finale del proprio girone.

Discorso diverso per la formazione di casa, dove budget ridotto e giocatori migliori ceduti (alcuni dei quali passati proprio alla formazione pesarese) hanno indebolito la rosa della squadra del presidente Mancini, ragion per cui quest’anno sarà sicuramente dura recitare nuovamente un ruolo da protagonista nel proprio girone.

Purtroppo il pubblico locale continua a presentare numeri risicati, specie se rapportati ad altre piazze del girone. Nonostante tutto il gruppo di ragazzi dietro lo striscione del “Nucleo 2000” cerca di incitare e sostenere la loro formazione non perdendosi mai d’animo, specialmente nei pochi momenti di pausa del tifo che proviene dal settore ospite.

Quest’oggi la Vis Pesaro può contare su un buon numero di tifosi al seguito. L’esigua distanza e la bella giornata hanno favorito la trasferta, creando un buon colpo d’occhio a livello visivo. Da una parte tutti i ragazzi della gradinata biancorossa da VG 1979, Pesaro 1898, Gioventù, alle pezze per ricordare i diffidati e gli amici scomparsi come Kapo e Filo. Più defilati altri tifosi presenti in numero comunque buono, ma che non partecipano attivamente al tifo, salvo rare occasioni di festeggiamento.

Con l’avvio della partita anche il tifo biancorosso prende forma in tutte le sue qualità, sono poche le pause, in cui i ragazzi di casa si fanno sentire per dar coraggio anche ai giocatori scesi in campo. Oltretutto già nei primi minuti di gioco, proprio con un giocatore ex San Marino, Pesaro si porta in vantaggio e tra bandiere sventolate, battimani, tifo vocale saranno gli unici protagonisti. Non male anche i cori secchi, che vengono scanditi da tutto il gruppo e che risuonano in tutto lo stadio.

Sul finale del primo tempo spunta lo striscione “Tommy Libero” a firma 1898. Per il resto poche altre note di cronaca con la partita che si trascina secondo lo stesso copione, sia sugli spalti dove continua il monologo ospite con i padroni di casa che, di tanto in tanto, cercano di inserirsi nella pause avversarie, e sia in campo dove non cambia alcunché fino al triplice fischio finale.

Gilberto Poggi.