Era da tanto che volevo vedere i tifosi del Casale e così, dopo il big match Alessandria-Casale di ottobre saltato per febbre, la curiosità di appianare questa lacuna mi spinge a San Mauro Torinese dove, di domenica alle 14:30, i gialloblù locali affrontano la blasonata compagine del Monferrato con addirittura uno scudetto nel proprio palmares.
Prima di arrivare allo stadio però, faccio un giro alla basilica di Superga che dista pochi km da San Mauro e la sua vista domina proprio sul piccolo impianto locale. Infine mi concedo un giro lungo il fiume al ponte vecchio, opera più rappresentativa della città da cui, in alcuni punti, si scorge la Mole Antonelliana in lontananza e con essa alcune zone di Torino.
Arrivo allo stadio dieci minuti prima, giusto il tempo di montare la macchina e mettermi la pettorina. Gli ultras del Casale tardano purtroppo ad arrivare per via, si scoprirà successivamente, di alcuni problemi ad un pullman. Nel frattempo i pochi locali cantano a sostegno della squadra, facendosi più che altro vedere per lo sventolio di alcuni bandieroni recanti i colori sociali.
Quasi a fine primo tempo, finalmente un corteo porta i nerostellati dal parcheggio fin dentro al settore, che alla fine è un angolo della stessa tribuna coperta dove, dalla parte opposta, si collocano i padroni di casa. I casalesi, compatti e colorati, sfoggiano un gran tifo per tutti i minuti che li separano dal novantesimo. Storia e tradizione calcistica pesano enormemente anche sullo spessore della sua tifoseria che, in barba ai gloriosi lustri dei tempi del “Quadrilatero” in cui dominava il calcio nostrano, si ritrova suo malgrado relegata nella fin troppo stretta Promozione (stessa storia e stessa infausta sorte toccata anche ai rivali dell’Alessandria). A questa grande prova di tifo, la squadra risponde soffrendo ma portando a casa la vittoria sul filo di lana, al 96’ minuto per l’esattezza, conquistando così il primo posto in classifica. In attesa del derby di febbraio ad Alessandria, la motivazione maggiore è senza dubbio data dalla vetta e la speranza è ovviamente quella di rimanerci quanto più a lungo possibile, ovvero sia fino alla fine del campionato.
Anche all’uscita gli ultras ospiti restano compatti e ritornano ai propri mezzi in corteo, intonando ancora cori nonostante la partita sia già finita da un pezzo, per dimostrare così tutto il loro amore verso la città di Casale Monferrato.
Testo e foto di Davide Gallo