Considerato come il derby del ponente ligure, quello tra la Sanremese ed il Savona è un match per il quale i tifosi di tutte e due le compagini nutrono certamente grandi aspettative. Entrambe appaiate, a pari punti (insieme al Casale), al secondo posto nella classifica del Girone A della Serie D, vincendo questa partita darebbero, ovviamente, una vera e propria svolta alla stagione.

Ma dietro una partita di questo genere ci sono anche, e soprattutto, le rivalità campanilistiche. Quelle storiche, che si trascinano di anno in anno, che si tramandano di padre in figlio. Amplificate da anni di sfide vissute in campo e sugli spalti, spesso in compagnia dei reciproci gemellati, anch’essi divisi gli uni contro gli altri da profonda rivalità.

Ma questi, oltre ad essere gli aspetti di maggior interesse, almeno per quanto ci riguarda, sono anche le motivazioni per le quali viene determinato, dalle istituzioni preposte, un servizio d’ordine straordinario, dentro e fuori lo stadio.

Al mio arrivo nei pressi dello Stadio Comunale di Sanremo, infatti, trovo schierato un imponente dispiegamento di forze composto, peraltro, da diversi corpi di polizia. Sono presenti infatti gli uomini della Polizia Municipale, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale, dei Carabinieri e del reparto celere della Polizia, in assetto antisommossa. Oltre ovviamente ai numerosi agenti in borghese, alcuni dei quali provvisti di telecamera per riprendere qualsiasi movimento avvenga nelle zone antistanti lo stadio e all’interno dello stesso.

Molti minuti prima dell’arrivo dei tifosi ospiti, si provvede a bloccare il transito sull’intera strada che passa proprio davanti gli ingressi dello stadio, che, risulta essere l’arteria principale della viabilità locale. Questo crea, ovviamente, non pochi disagi, e diversi passanti lo evidenziano a chiare lettere.

I tifosi ospiti sono più di un centinaio e arrivano in quel di Sanremo grazie all’ausilio di due pullman e di alcune macchine. Vengono perquisiti minuziosamente all’ingresso e fatti entrare uno ad uno all’interno del settore ospiti, previa esibizione del biglietto di accesso, sotto l’implacabile obiettivo delle videocamere della Digos.

In Gradinata Nord, il settore più caldo del tifo locale, i sostenitori di casa sono al lavoro fin dalla tarda mattinata per mettere a punto le ultime cose relative alla scenografia per l’ingresso in campo delle squadre. Il grosso degli ultras si è dato poi appuntamento in un locale poco distante lo stadio, e ha raggiunto lo stesso in corteo.

Al mio ingresso sul rettangolo di gioco, la maggior parte dei tifosi della Sanremese sono già assiepati nella parte superiore della Gradinata. La parte inferiore di questa porzione di stadio è invece stata riempita da alcune enormi strisce di colore bianco e azzurro e da un telone con il simbolo della città e la scritta “Gradinata Nord Sanremo”, su uno sfondo a quadroni bianchi e azzurri.

Nel settore ospiti, nel contempo, i tifosi del Savona fanno il loro ingresso, tutti insieme, sventolando diversi bandieroni e affiggendo alcune pezze sulla balaustra. Oltre ai gruppi principali della tifoseria organizzata savonese, sono presenti anche i drappi e alcune bandiere delle tifoserie
gemellate presenti: Imperia, Spezia e Voghera.

Le due fazioni iniziano a beccarsi fin da subito, con cori di reciproca offesa, di sfottò e di minaccia. Entrambi sono accompagnati dal suono del tamburo e dallo sventolio costante di diverse bandiere e bandieroni.

All’ingresso in campo delle squadre la tifoseria matuziana espone, al centro del settore, uno striscione con la scritta, bianca su sfondo azzurro, “Civitas Sancti Romuli” e si colora di numerose bandiere e sciarpe con i colori sociali della propria squadra.

Il tifo risulta costante e continuo in entrambi i settori. Le due tifoserie si stuzzicano reciprocamente più volte, ma non smettono mai di sostenere i propri undici impegnati in mezzo al campo. Lo sfottò e la rivalità la fanno comunque da padrone, e le reciproche offese non si placano neanche durante l’intervallo.

Nel settore ospiti vengono lanciati anche cori contro gli storici gemellati della tifoseria sanremese, cioè gli ultras Albenga, oggi peraltro assenti. Nel corso dell’intervallo, tra i tifosi del Savona, verrà inoltre esposta, a mo’ di trofeo, anche una sciarpa proprio degli ingauni.

Da segnalare, inoltre, lo striscione, esposto nel secondo tempo dalla tifoseria di casa, con la scritta “110 persone… avete fatto la spesa in tutta la regione?”

Sul campo la partita risulta piuttosto equilibrata, almeno nella prima frazione di gioco, che termina a reti bianche. Nel secondo tempo, però, è la Sanremese a salire in cattedra, assicurandosi la vittoria finale siglando ben due reti nella porta avversaria e scatenando, ovviamente, il conseguente entusiasmo in Gradinata.

Nel settore ospiti, nonostante il risultato negativo, si continua a tifare con costanza ed intensità. Sul campo però la situazione non cambia, e mentre i matuziani aumentano, con il passare dei minuti, i decibel del tifo, coinvolgendo nei cori l’intero settore, la partita va a concludersi con il risultato di 2 a 0 per la formazione di casa.

I calciatori ospiti, visibilmente delusi, si limitano a salutare i propri sostenitori dal centro del campo, mentre questi continuano a cantare ininterrottamente. Umori sostanzialmente diversi dalla parte opposta, dove calciatori e tifosi festeggiano all’unisono, sulle note del più classico “chi non salta è un savonese”.

La Sanremese con questa vittoria balza dunque al secondo posto, solitaria, in classifica, rosicchiando anche due punticini alla capolista Lecco. Il Savona scivola invece al quarto posto, ma resta sempre in piena zona playoff.

Daniele Caroleo