Intenzionata a conoscere questa piccola realtà di provincia, sono per la prima volta al Comunale di Santa Maria la Carità per questo incontro che sembra davvero promettente da un punto di vista ultras.
Arrivo allo stadio dopo una piacevole camminata che mi regala anche un preludio di primavera, grazie a scorci di garage aperti e donne intente ad arrostire i carciofi sulle braci in strada, un’immagine folkloristica quanto gustosa del sud.
Trovo gli ultras riuniti nel parcheggio, già intenti a cantare cori, il che rende l’aria elettrizzante. Al mio ingresso, le pezze di appartenenza nello spazio della tribuna destinato ai tifosi di casa sono già sistemate.
Gli ultras di casa, la Brigata Sammaritana, fanno ingresso sul fischio di inizio, sfilano uniti dal parcheggio fino alla tribuna, preceduti da un megafono tenuto in aria a cui fanno seguito tutti, schierandosi poi dietro la propria pezza. Sono un buon gruppo che mostra subito carica e grinta, sorprendendo per essere una realtà così giovane nel panorama delle tifoserie campane. Con un buon repertorio di cori, mantengono alti i toni, a ritmo di battimani e tamburi, accendendo spesso fumogeni dai colori rosso e blu.
I battipagliesi, realtà che avevo già avuto modo di vedere in quel di Portici – anche se in numero minore causa turno infrasettimanale – entrano poco dopo. Massicci con le mani alte, raggiungono il settore ospiti, sistemano il materiale in pochi secondi e si dispongono al centro. I primi cori sono riservati ai diffidati a cui dedicano anche uno striscione durante il primo tempo. Quella dei bianconeri è una prestazione sentita, che dimostra tutto il loro attaccamento all’identità e all’appartenenza cittadina, come scritto anche su qualche sciarpa che spunta sul finale. I cori si alternano tra quelli più usuali e altri più originali, con qualche fumogenata bianconera al gol del vantaggio.
Le due tifoserie vantano anche un’amicizia, resa tangibile dai cori reciproci di rispetto e dallo striscione dei sammaritani nel secondo tempo, a favore dei dirimpettai battipagliesi.
La premessa iniziale di una giornata all’insegna del buon tifo si rivela esatta già dai primi minuti, in cui le due tifoserie sovrappongono i propri cori creando quello scenario che tanto piace a chi è appassionato al mondo delle tifoserie. L’atmosfera infatti è quella di un tifo sano e bello, piacevole da vedere, da sentire e da vivere come esperienza. Molto bella l’unità d’intenti tra i tifosi delle due squadre, che si ritrovano insieme nuovamente all’esterno dello stadio, dopo la fine della partita e accendono fumogeni cantando insieme.
Imma Borrelli