L’anno 2017 si chiude con il botto per la squadra del Santarcangelo che, proprio alla vigilia del capodanno, nel turno infrasettimanale, ospita nel proprio stadio la formazione umbra del Gubbio. Non tutti hanno le ferie nel periodo Natalizio ed essendo pur sempre un giorno lavorativo, in orario pomeridiano, le presenze sugli spalti restano in linea con le precedenti partite stagionali. A dimostrazione quantomeno che la squadra inizia ad avere il suo zoccolo duro di affezionatissimi che, si giochi sotto il diluvio per giunta di lunedì sera (vedi Santarcangelo – Vicenza) oppure in qualsiasi altro turno infrasettimanale, fa sentire la propria vicinanza e la propria passione ai giocatori che ne indossano la maglia.

Da lodare anche il contingente ospite arrivato da Gubbio, che per l’occasione ricevono visita dai gemellati di Forlì, con tanto di bandiera, e nel corso della gara, dedicheranno a più riprese cori in favore dei biancorossi romagnoli, attirandosi le invettive dei padroni di casa. Evidentemente, i Casualmente ultras, non gradiscono e bersagliano gli ospiti con alcuni sfottò, senza per altro ricevere risposta. Gli ospiti, tra manate e battimani, fanno del loro meglio, rendendo piacevole il confronto del tifo con i dirimpettai, anche se il campionario dei loro cori non è dei più originali.

La svolta della partita avviene nei minuti finali con il Santarcangelo che si porta in vantaggio grazie al goal di un giocatore entrato da pochi minuti il quale corre fin sotto il settore dei propri tifosi per festeggiare. Sono altri tre punti fondamentali in ottica salvezza, ma la notizia forse più attesa da tutti gli sportivi Clementini riguarda il passaggio di consegne ad un nuovo proprietà di imprenditori croati, già alla guida di una squadra nella Serie B del loro paese. La novità è ovviamente foriera di tante promesse, investimenti importanti e la voglia di portare il Santarcangelo sempre più in alto. Chissà se la città risponderà con maggiore partecipazione a questi stimoli e soprattutto chissà se alla fine si dimostreranno reali nelle loro buone intenzioni.

Gilberto Poggi