Per l’ultima giornata del campionato di serie C il Santarcangelo ospita, tra le mura amiche, il Ravenna. Per i locali una vittoria significherebbe matematica salvezza sul campo, ma anche gli ospiti, con una eventuale vittoria, potrebbero centrare una qualificazione ai playoff insperata e quasi miracolosa, considerando che non più di un mese fa lottavano per non retrocedere.

Dalla vicina Ravenna un bel numero di tifosi segue la formazione giallorossa, vuoi per la distanza che per il ritrovato entusiasmo che, durante l’anno, non era mai stato così tangibile non solo nelle gare esterne ma anche tra le mura del Benelli, dove a rispondere sempre presenti erano per lo più i fedelissimi ultras.

Anche da parte dei locali oggi c’è una bella risposta di pubblico, colpo d’occhio favorito anche dalla presenza di tutte le formazioni del settore giovanile le quali, una volta finita la loro passerella sul terreno di gioco, si accomodano nel settore caldo del tifo clementino aiutando con la loro voce i “Casualmente ultras” nel sostegno alla formazione di casa.

All’ingresso dei ventidue in campo, i clementini espongono un bandierone gialloblù e accendono qualche fumogeno colorato, mentre nel settore ospite sventolano svariate bandiere giallorosse e qualche due aste personalizzato. Non mancano da parte loro cori di sfottò a Riminesi e Cesenati nella ideale lotta per il predominio in Romagna, fanno seguito battimani e un tifo abbastanza continuo nell’arco dei 90 minuti.

Il vantaggio dei locali già nel primo tempo fa ben sperare per il proseguo dell’incontro, ma il Ravenna, così come nella partita casalinga contro l’altra pericolante Vicenza, non fa sconti a nessuno e nella ripresa trova il goal del pareggio che costringe la formazione locale a soffrire fino alla fine. Oltretutto nei giorni precedenti, una nota della Lega di Serie C aveva parlato di errori di pagamento del Santarcangelo verso i propri tesserati per i quali incombe il rischio di una penalizzazione di due punti, ragion per cui questo pareggio non può proprio bastar loro per dormire sogni tranquilli.

Da menzionare nella ripresa una sciarpata per ambo le tifoserie, mentre il triplice fischio giunge senza altri scossoni. I calciatori si portano dunque sotto i rispettivi settori e se a priori da parte ospite si era accarezzata l’idea di disputare i playoff, i locali non possono festeggiare la matematica salvezza conquistata sul campo per il rischio penalizzazione che, a distanza di qualche giorno dalla partita, diviene concreto. La Lega punisce infatti il Santarcangelo con un’ammenda e con due punti di penalità da scontare nel campionato in corso, perciò il Teramo è salvo in virtù della classifica avulsa, mentre il Santarcangelo scivola ai playout dove, in una sfida andata e ritorno, sfiderà il Vicenza per scongiurare lo spettro della Serie D. Per il blasone è il Vicenza a partire favorito, ma al Santarcangelo basterebbero anche due pareggi potrà avvalersi del vantaggio di giocare in casa. Si prospettano due partite da bollino rosso non tanto per la rivalità tra tifoserie che non esiste, ma perché ovviamente nessuno vuole retrocedere e son tutti pronti a vender cara la pelle per raggiungere l’agognata salvezza.

Gilberto Poggi