Torno dopo sette anni allo stadio Felice Squitieri di Sarno. L’ultima volta fu un altro derby, contro la Cavese, e anche questa volta, come allora, il comune denominatore è nell’invasione della tifoseria ospite. Gli ultras di casa all’epoca erano in tribuna, da qualche anno a questa parte, invece, si posizionano nei distinti dove, esattamente come nella mia ultima visita, gli ospiti prendono posto.

Nel “cuore caldo” del tifo di casa sono presenti circa una cinquantina di unità: purtroppo, le diffide ricevute negli ultimi mesi hanno fatto calare drasticamente i numeri, ma fortunatamente resta ancora uno zoccolo duro a dare sostegno alla compagine sarnese e tenere accesa la fiammella in attesa che i provvedimenti vengano meno.

Il settore ospiti, invece, è stracolmo, come previsto. L’altra differenza che riscontro con il passato, più fortunata in questo caso, riguarda la rimozione delle vetrate del settore distinti, a dir poco anti-tifo in quanto attutivano molto i cori e non permettevano nemmeno una buona visuale della gara a chi ne occupava i gradoni.

Per quanto concerne il materiale, i sarnesi espongono oltre al solito armamentario, anche uno striscione che recita: “Lottate”, chiaro invito alla squadra a dare il massimo; mentre i paganesi offrono uno striscione a tutto settore con la frase: “Comunque andrà il nostro cammino… a testa alta affrontiamo il destino!”, un messaggio che ribadisce quanto già la storia c’ha già insegnato sui paganesi, ossia che qualsiasi cosa avverrà in futuro, gli ultras ci saranno sempre. Così come sempre ci sono stati nel passato.

La partita inizia con una bella fumogenata granata della Sarnese e con un coro a rispondere, nel settore ospiti, a cui partecipano praticamente tutti i presenti e che mette letteralmente i brividi. Nel prosieguo del match, i ragazzi di Sarno danno tutto e fanno del loro meglio, tifando senza sosta incuranti del fatto che era difficile farsi sentire con una tifoseria numerosa come i paganesi. I paganesi, dal canto loro, danno veramente spettacolo ed è molto bello vedere partecipare tutti: di solito queste trasferte così vicine risultano affollate da tanti occasionali che spesso si estraniano dal tifo, stavolta così non è stato, anzi la prova complessiva è di altissimo livello. Per la stessa logica, l’immagine del gruppo centrale con le mani alzate per alimentare i battimani, vede non l’indifferenza di semplici tifosi interessati solo alla partita, ma la massima collaborazione di tutti: tanto di cappello a questa tifoseria che ha saputo coinvolgere nel tempo anche i tifosi comuni, in tante iniziative legate sempre alla Paganese, alla Curva Nord e alla comunità tutta e questi sono i risultati, positivi, che si raccolgono in queste occasioni.

I paganesi espongono inoltre due striscioni, uno per Giovanni, storico tifoso venuto a mancare proprio nel giorno antecedente la gara; un altro firmato “assenti presenti” che riguarda il tema daspo. Purtroppo per loro la partita si mette in salita, ritrovandosi per gran parte della gara in dieci uomini e subendo nel primo tempo il gol che poi decide la gara, nonostante la sconfitta però, gli ultras e la squadra si salutano come se si fosse vinto, anche se ormai questo campionato può ritenersi in archivio.

Festeggiano i sarnesi che continuano a tenere accesa una piccola speranza di giocarsi la promozione fino all’ultima giornata, anche se i sei punti di distacco dal primo posto, a sole tre giornate dal termine, sono veramente tanti.

Testo di Emilio Celotto
Foto di Emilio Celotto e Imma Borrelli