Sicuramente oggi al Città del Tricolore è una giornata particolare, vista la recente scomparsa del patron del Sassuolo Calcio Giorgio Squinzi. Doveroso omaggio nel prepartita, in cui viene ricordata la scalata dei neroverdi dalla C2 alla serie A, con la parentesi europea di Europa League. In religioso silenzio lo stadio omaggia il patron scomparso, esponendo una sua gigantografia nella curva sud, con annesso striscione di omaggio nella parte bassa.

Tornando all’attualità della partita, in curva sud presenziano una quarantina di ultras neroverdi, chiaramente sovrastati dal resto del pubblico per ragioni numeriche, comunque sia in qualche occasione riescono a farsi sentire con cori secchi indirizzati alla squadra, agli amici diffidati ed anche contro il pubblico occasionale che presenzia ad ogni big match del Sassuolo.

Settore ospiti chiaramente gremito di tifosi interisti, presenti da ogni parte d’Italia, da come si evince dai drappi esposti in ogni angolo del settore. La mia attenzione è rivolta alla parte bassa dove trovano spazio gli ultras nerazzurri: raccolti dietro lo striscione Curva Nord, al centro di esso il drappo Dede, dedicato all’ultras varesino morto lo scorso dicembre, omaggiato in diverse occasioni con cori e applausi. Circa metà della parte bassa del settore accompagna il tifo degli ultras interisti, apprezzabili per la costanza grazie anche ai due tamburi che vengono utilizzati come si deve. Il picco dei cori avviene al classico “siamo l’armata nerazzurra” che raccoglie numerosi consensi, ma anche nel finale di partita, quando l’Inter rischia di essere raggiunta dal Sassuolo.

Dietro lo striscione Curva Nord sventolano cinque bandieroni per tutta la partita, con impressi i personaggi più celebri della squadra nerazzurra, dai capitani Facchetti e Zanetti all’avvocato Prisco, fino al bandierone che celebra i 50 anni del tifo nerazzurro.

Nel secondo tempo si alzano le sciarpe nella parte bassa, mentre la parte alta del settore ospiti resta in modalità tintarella, senza mai partecipare attivamente al tifo. Al fischio finale è festa tra i giocatori dell’Inter ed i propri tifosi, con la classica corsa sotto il settore.

Concludo con una simpatica appendice alla tifocronaca: verso la fine del primo tempo si ha una insolita invasione di campo dovuta ad un paracadutista che, calcolando male il suo atterraggio, si è ritrovato come punto di arrivo, proprio il terreno di gioco del Città del Tricolore.

Francesco Passarelli