La sfida tra Sassuolo e Parma sicuramente non è il derby emiliano tra i più sentiti, ma basta vedere la sede di gioco odierna per aggiungere pepe alla partita, considerando la forte rivalità con la tifoseria ospite. E non è un caso se il dispiegamento di forze dell’ordine appaia imponente, addirittura si vede un elicottero fare avanti e indietro per monitorare le vicinanze dello stadio.

Ad occhio circa 10.000 persone oggi al Città del Tricolore di Reggio Emilia, anche se i dati ufficiali ne comunicano di più. Solito manipolo di ragazzi sassolesi in curva sud, dietro il drappo Sic Ex Murice Gemmae. Si sentono levare parecchi cori secchi, per la squadra, gli amici diffidati, il capitano del Sassuolo Magnanelli, ma anche contro la tifoseria empolese, storicamente gemellata con la tifoseria parmigiana, coro verrà effettuato in due distinte occasioni. In quanto a colore, si vedono delle bandierine neroverdi a cui si aggiunge il consueto bandierone, mentre ad inizio partita, anche il club Sasol colora la parte alta della curva col proprio bandierone.

Sono circa 1.600 invece i tifosi del Parma che raggiungono oggi Reggio Emilia, vista la distanza mi aspettavo qualche unità in più, ma sicuramente per questo “derby” i tifosi più scettici hanno preferito restare a casa, a fronte del sentitissimo derby con la Reggiana che sicuramente avrebbe attirato molti più sostenitori dei gialloblu in questo stadio.

È proprio con un coro contro la tifoseria cittadina che parte la loro prestazione odierna, altri cori ostili nei confronti dei reggiani verranno cantati in altre fasi della partita. Bello quanto significativo il “Curva Nord Matteo Bagnaresi” cantato nei primi minuti di partita: l’ampio seguito di questo coro evidenzia quanto il ricordo di Matteo sia ancora vivo in tutti i suoi compagni di curva.

Apprezzabile la costanza dei cori della tifoseria parmigiana, coordinati dal tamburo suonato in modo positivo. Chiaramente forte entusiasmo dopo la rete segnata dalla loro squadra, con la maggior parte del settore che accompagna i cori provenienti dalla parte bassa.

Nei primi minuti della ripresa, il sostegno viene principalmente dalla zona Boys, ma con l’avvicinarsi del 90° il loro sostegno aumenta sempre più e trova un più ampio appoggio.

A livello di colore, gli ultras ducali si fanno notare con una bella sciarpata ad inizio partita, stessa sciarpata che viene riproposta nel secondo tempo. Nella zona dei Boys si vedono le bandiere col leone, tenute in alto per tutta la partita e di quando in quando, fanno capolino vari due aste. Non si vedono i consueti bandieroni della tifoseria parmigiana, incredibilmente non vengono fatti entrare dai tutori dell’ordine. La repressione cieca finisce spesso per rasentare il grottesco.

Festa grande al triplice fischio finale, l’1-0 esterno del Parma permette di raggiungere le zone nobili della classifica, strizzando l’occhio all’Europa League.

Per i tifosi del Parma, all’uscita dello stadio, è stato istituito obbligatoriamente il rientro via autostrada nella propria città, alla faccia delle libertà personali di cui in teoria tutti avrebbero diritto.

Testo di Francesco Passarelli
Foto di Giovanni Padovani