Derby emiliano in questa domenica di Serie A, sicuramente non tra i più sentiti, ne sarà prova l’assoluta e reciproca indifferenza in tutti i 90 minuti di partita.

Circa 7-8.000 i presenti al Città del Tricolore di Reggio Emilia.

In Curva Sud noto subito il ritorno degli ultras neroverdi, tornati a popolare i gradoni dopo l’autosospensione sotto nuove vesti dopo la pioggia di diffide seguite agli scontri con gli empolesi. Non sono in tanti, circa una trentina di ragazzi che però si compattano bene dietro un drappo ed offrono il sostegno alla loro squadra con vari cori secchi. Non mancano i cori per gli amici diffidati e per il capitano del Sassuolo Magnanelli. Un bandierone accompagna il loro tifo, mentre nel finale di gara alzano qualche sciarpa.

Circa un migliaio i tifosi della Spal che raggiungono Reggio Emilia, non solo in Curva Nord, ma anche in altri settori dello stadio.
Bella presenza la loro, dietro i drappi di Curva Ovest e Otto Settembre offrono un’ottima performance canora: nel primo tempo menziono i cori secchi che fanno breccia in tutto lo stadio, accompagnati dal tamburo che viene suonato perfettamente in tutti 90 minuti.

Ma nella ripresa la curva ferrarese dà il meglio di se: nonostante il 3-0 subito, gli ultras estensi alzano i decibel con un coro che viene cantato per almeno 15/20 minuti, con tutta la parte bassa del settore ospiti che si diverte in gran modo (addirittura viene levato un coro che invita la Spal a raggiungere la Champions League!).

Un altro coro produce una finta carica tra gli stessi ultras biancazzurri, con varie risate dei presenti, visibili anche dal sottoscritto dall’altra parte dello stadio. Il finale di gara produce una bella sciarpata spallina, che saluta il proprio 11 nonostante il pesante passivo di 3-0.

Inoltre, è doveroso menzionare lo sventolio del bandierone di Federico Aldrovandi, non tanto per l’esposizione (che in vari stadi è vietata, mistero), ma in quanto che siamo prossimi all’anniversario della sua scomparsa (25 settembre 2005).

Concludo l’articolo con un appendice personale: ampiamente giudicabile lo striscione “Stop alla pirateria” della Lega di Serie A esposto nel prepartita: non sono contro a questa battaglia, sia chiaro, ma tra bilanci truccati, plusvalenze fittizie, caro prezzi dei biglietti (25 euro di oggi per un settore popolare a Reggio Emilia, mi sembrano eccessivi), siamo sicuri che il problema principale della Lega di Serie A sia la pirateria? A voi il giudizio…

Francesco Passarelli