Oggi a Torre Annunziata è una giornata speciale: viene rinnovato il gemellaggio che da ben 29 anni tiene in stretta armonia due tra le più blasonate tifoserie della serie D nazionale. Uno tra i più duraturi del panorama nazionale e in concomitanza del quale non posso mancare per nessuna ragione al mondo.

Le due tifoserie si danno appuntamento fuori allo stadio, si ritrovano in una gara ufficiale dopo 7 anni, esattamente dalla stagione 2012/13. Ovviamente nel frattempo non sono mancate le visite reciproche per cementare in maniera continuativa questo importante rapporto di amicizia.

Le squadre fanno l’ingresso in campo davanti a circa 2.000 spettatori e come ogni qual volta da queste parti, non ci si annoia mai, e la partita in campo diventa un optional del quale ci si ricorda giusto a beneficio degli almanacchi.

Il tempo non promette nulla di buono, ma ad allietare la giornata, da Acireale arriva un nutrito gruppo ultras, che si presenta con lo striscione “ACIREALE E SAVOIA” con i colori bianco, nero e granata. Si compattano dietro le loro pezze in maniera ordinata e compatta, come è loro prassi e pur con il lungo viaggio a dividerli dalla Campania, si presentano in buon numero per onorare il gemellaggio.

Anche nella locale Curva Sud l’impatto visivo è quello delle grandi occasioni, non solo per l’amicizia che si festeggia quest’oggi, ma anche per le distanze con la capolista Palermo che si riducono anche questa settimana. Optano anche loro per uno striscione simile agli acesi, “TORRE ANNUNZIATA e ACIREALE”, che dopo i primi minuti lascia il campo ai consueti striscioni in bella evidenza in balconata.

L’accensione di qualche torcia rende il settore di casa veramente bello da vedersi ad inizio partita. Le manate si sprecano e i cori secchi sono possenti. Nel frattempo gli acesi, raccolti dietro le loro pezze, cercano di farsi sentire in un Giraud oggi in grandissima forma e a tratti ci riescono benissimo, nella fattispecie nei cori secchi.

In campo i bianchi, sotto di due goal, rimontano e vincono la partita 4-2. Grandissimi festeggiamenti ma grandi onori alla tifoseria ospite che quest’oggi non ha per nulla demeritato.

Pier Paolo Sacco