La Scafatese, dopo tanti anni di militanza in campionati minori, torna a respirare aria di calcio che conta. La serie D, insieme ad una società che ha portato un progetto importante, ha contribuito a far nuovamente crescere l’entusiasmo in città ed il risultato è un tifo da subito di altissimi livelli.

A proposito di tifo, ci sono due appunti da riportare: la prima novità riguarda il ritorno in curva dopo che per tanti anni era stata la tribuna ad ospitarlo; la seconda novità è la presenza del gruppo “AVC Rione Fontana” accanto al gruppo “Curva Sud Scafati”.

Al fischio d’inizio la Sud si presenta piena, con un gran bel colpo d’occhio, ma i primi quindici minuti passano in silenzio, in segno di protesta contro gli ultimi Daspo, arrivati in settimana in seguito ai fatti successi la scorsa stagione in casa della Sarnese. In questo lasso di tempo, approfittano per farsi sentire i paternesi, che si presentano in Campania in circa una ventina di unità. Scaduti i quindici minuti di protesta, inizia però lo spettacolo dei padroni di casa che partono, ovviamente, con i cori per i diffidati e contro la repressione.

L’impatto sia visivo che canoro è veramente bello, tutti i presenti in curva partecipano attivamente al tifo e si divertono. La cosa che ho potuto notare e che promette veramente bene per il futuro, riguarda la presenza di un bel mix di tanti giovani spalla a spalla con ragazzi più esperti. Tramandare il vivere ultras nel 2024 è veramente difficile, però se i presupposti sono questi, a Scafati si può fare veramente bene.

Molto interessante anche la fanzine scritta dai ragazzi del gruppo AVC, in cui viene esposto il proprio pensiero, contro la repressione e per l’essere ultras, che nella società attuale è sempre più difficile perseguire. Il tifo è accompagnato da diversa pirotecnica come torce e fumogeni gialloblù per colorare il settore. Spicca l’esposizione di tre striscioni: uno per “Rececconi”, storico membro dei Fedayn Napoli venuto a mancare in settimana; il secondo per ricordare uno tifoso della Scafatese, anche lui purtroppo scomparso pochi giorni orsono; il terzo di incitamento per Mattia, piccolo tifoso scafatese che sta lottando contro una brutta malattia.

Un plauso va fatto anche ai paternesi, che nonostante le tante diffide subite negli ultimi anni e in barba alla lunghezza della trasferta, si presentano ugualmente a Scafati e incitano la propria squadra per tutti i novanta minuti.

Ho visto gli scafatesi tante volte, sia in casa che in giro per i campi polverosi della regione, e posso solo immaginare la soddisfazione che stanno provando quei ragazzi che non hanno mai abbandonato la squadra, dalla Terza Categoria all’Eccellenza. Per la cronaca, la partita in campo termina con una vittoria della Scafatese con un facile 2 a 0 che permette di mantenere la testa della classifica. Letteralmente un sogno nel sogno.

Emilio Celotto