Dopo il pienone registrato nel derby contro Napoli, al PalaMangano i numeri calano vistosamente in occasione della sfida che vede la compagine campana opposta a Pesaro – una delle piazze storiche della pallacanestro italiana – per la quindicesima giornata della Serie A1. I padroni di casa sono reduci dalla sconfitta di Trieste, mentre i biancorossi nel precedente turno hanno sconfitto Treviso e viaggiano sulle ali dell’entusiasmo per il campionato sinora di vertice, dopo tanti anni di tornei tribolati fino all’ultima giornata in zona retrocessione.

Per l’occasione giungono a Scafati una ventina di sostenitori marchigiani che, armati di tamburo e bandiere, sostengono ininterrottamente la propria squadra per tutti i quaranta minuti. Da sottolineare come, malgrado l’esiguo numero, i pesaresi non si fanno alcun problema, rimboccandosi le maniche e onorando una tradizione del tifo cittadino che nel basket ha sempre avuto la fama di esser tra i più fedeli e passionali del Belpaese.

Dietro lo striscione degli Inafferrabili, invece, si raggruppa il manipolo di ultras gialloblu intenti a sostenere il proprio quintetto. Il tifo casalingo è buono sebbene un po’ altalenante, con un leggero calo nel finale quando la squadra lascia campo e punti alla Vuelle, andando a perdere la seconda partita di fila. Tuttavia molto significativa la sciarpata e le bandiere sempre in alto.

Dopo la sirena finale è tempo di raccogliere il meritato applauso per gli adriatici, mentre il pubblico scafatese sprona la propria squadra a dare continuità alle proprie prestazioni. Nulla da segnalare tra le due tifoserie che si ignorano per tutta la gara. Diversi cori contro la Fortitudo su fronte ospite.

Alfonso Ceglia