In tanti anni di calcio altamurano di gioie neanche a parlarne, sulle sconfitte invece potremmo organizzare seminari e convegni. Il match odierno è di vitale importanza, sotto di un gol rimontiamo e troviamo la rete della vittoria. Siamo pronti a festeggiare ma al minuto di recupero 8 mila e 20 (10 erano pochi) il Casarano pareggia. Se nell’arco di un campionato, estremamente equilibrato, perdi 6 punti a tempo abbondantemente scaduto, inizi a dare peso e importanza alla scaramanzia.

Nel corso delle varie tavole rotonde, sempre imbandite, siamo giunti all’amara conclusione che c’è qualcosa che non va. Si è deciso di porre rimedio e trovare la soluzione a tutti i nostri mali. Il sottoscritto ha cambiato l’abituale berretto domenicale, altri la sciarpa, alcuni persino il nodo della stessa, ma ad oggi nessun cambio di rotta: bocconi amari fino all’indigestione, dolci neanche a pagarli. Ho provato a cercare una spiegazione, ma nulla. O meglio, non è il berretto o il nodo alla sciarpa a portare male. Della partita, quella sul campo, mi limito a dire che la sfortuna ci vede bene e punta solo noi. Cosa fare? Accecare la sfortuna e arruolare la dea bendata!

Partita ultras.

Oggi ci fanno visita gli amici di Casarano, con i quali da oltre 10 anni esiste un forte rapporto di amicizia che si è rafforzato negli anni. Alle 13 banchetto allo stadio, si mangia e si beve, si parla e si canta. Per l’occasione presenti anche i ragazzi di Potenza: presenza sempre fin troppo gradita, la loro.

Le squadre entrano in campo, lo stadio trabocca di entusiasmo, dopo il minuto di silenzio per la scomparsa di un giovane altamurano, nel settore di casa viene srotolato lo striscione “Sventolando i colori della nostra vita!!”, a fare da sfondo un mare di bandiere. I casaranesi nel frattempo, con uno striscione rendono onore a questo splendido rapporto che lega le due tifoserie.

Non voglio esprimermi sul tifo, la rabbia per il pareggio a tempo ampiamente scaduto è ancora forte, mi limito a dire che al gol del vantaggio ho cercato di abbracciare tutti gli over 30. Non me ne vogliano le nuove leve, ragazzi splendidi, unici, ma quando dividi la gradinata per troppi anni con le solite persone, nei rari momenti di gioia cerchi amici di vecchia data, persone che possono comprendere l’emozione: sono per terra, bagnato, un mucchio di gente avanti con gli anni che piange e esulta per un inutile gol segnato da una squadra di Eccellenza, mica il Real Madrid, semplicemente l’Altamura Calcio.

Per dovere di cronaca ci tengo a precisare che il secondo tempo è iniziato alle 16:10. Il Casarano ha pareggiato alle 21:40, del giorno successivo.

Michele D’Urso.