In merito alle accuse pubblicate a mezzo stampa da qualche settimana a questa parte,relative a una presunta infiltrazione di un clan locale all’interno della Curva Nord di Bari, i “Seguaci della Nord”, a nome dell’intera Curva, respingono qualsiasi coinvolgimento in vicende extra-stadio lontane anni luce dalla passione per la maglia biancorossa e dalla nostra visione di gestione.In una realta’ sociale come quella di Bari, la Curva – da sempre – costituisce luogo di aggregazione in cui, tifosi di tutte le eta’, ricchi e poveri, ignoranti e colti, medici e disoccupati e incensurati e pregiudicati seguono, gomito a gomito, le partite del FC Bari 1908. Tutto cio’ che accade nella vita privata di ognuno, deve restare nella sfera personale o, quantomeno, non puo’ e non deve essere strumentalizzato per colpire la Curva, laddove essa non sia causa o effetto del reato contestato al singolo.

Il Gruppo, nato un anno fa, ha sempre fatto della trasparenza, della beneficenza e del “no lucro” dei capisaldi, supportato da centinaia di ragazzi che si danno da fare per non far mancare mai l’apporto alla squadra, solo per passione e senza doppi fini, utilizzando i momenti trascorsi assieme come condivisione sociale utile per cercare di migliorare se stessi e la Curva Nord di Bari. Nessuno escluso. E in un mondo globalizzato, omologato, indottrinato dall’alto e che ci vorrebbe asserviti al potere, la nostra voce e la nostra reputazione non possono essere strozzate da coloro che vorrebbero far carriera anche facendosi pubblicita’ sulla nostra pelle.Pertanto, onde evitare che sterili polemiche e calunnie vadano a minare la nostra credibilita’ e tutto quanto di buono sia stato fatto fino ad oggi, invitiamo tutti gli organi di stampa ad utilizzare diligentemente e in modo deontologicamente corretto il nome della Curva Nord all’interno dei fatti di cronaca.