Dopo la retrocessione, il fallimento e la ripartenza dalla Serie D, grazie anche ad una cordata di vari imprenditori locali, quest’oggi il Parma si ritrova ad un solo punto dalla matematica promozione in Serie C.

Per l’occasione, allo stadio ci saranno poco più di 15.000 persone, grazie ai prezzi popolari e alla presenza di tanti ragazzi delle scuole calcio.

All’entrata dei vari settori, viene consegnata ad ognuno dei presenti una bandiera gialloblu, per incitare la squadra e partecipare alla susseguente coreografia.

Splendido il colpo d’occhio a pochi minuti dall’ingresso in campo dei giocatori, con la curva gremita e tutte le bandiere distribuite che sventolano, accompagnate da diversi bandieroni di varie misure e tantissime bandiere a due aste.

Lo storico striscione “BOYS 1977” campeggia al centro della curva, alle sue due estremità “RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO” e “CURVA NORD MATTEO BAGNARESI”. Buono il loro tifo per tutta la partita, alimentato anche dall’importanza dell’evento e della posta in palio. Tra i tanti cori non mancano quelli contro Ghirardi, l’ex presidente colpevole del fallimento e non mancano nemmeno i cori contro la Reggiana, che molti aspettano di incontrare prestissimo in un derby molto sentito che manca da tanti anni.

In campo, il Parma conduce questa gara verso il finale con il risultato di 2-1 e al triplice fischio è un vero tripudio con giocatori, staff tecnico, dirigenti e tutta la curva coinvolti nei festeggiamenti per questa promozione.

La festa poi continua con i Boys che, con il loro striscione alla mano, insceneranno un corteo che dal proprio stadio si snoderà fin nelle vie del centro, accompagnato da diversi cori, soprattutto contro gli odiati cugini di Reggio Emilia.

Dei tifosi ospiti nessuna presenza: da quando il Delta Porto Tolle si è spostato nella vicina Rovigo, è venuta meno l’identificazione nel nuovo sodalizio e la tifoseria ha preferito seguire la seconda squadra cittadina, appena promossa in Prima Categoria.

Fabio Bisio.