Siamo al giro di boa di questo entusiasmante campionato di serie D ed oggi decido di andare a vedere un nuovo campo e così faccio il mio esordio al “Valerio Bacigalupo” di Savona per la partita Savona–Massese, squadre seconde in classifica appaiate a 30 punti, 3 in meno della capolista Gavorrano.

Ogni volta che vado in un posto nuovo, per la prima volta, cerco di arrivare con un grosso margine di tempo per farmi un giro sia fuori lo stadio che nel centro città ed oggi anche Savona non farà eccezione. Come detto, arrivo di buon’ora, intorno alle 7 circa, e per un amante di stazioni come il sottoscritto non c’è orario migliore che di prima mattina, così dopo una ricca colazione, giro un po’ per la stazione prima di farmi gli oltre due chilometri che mi separano dallo stadio.

Arrivo anche qui molto presto e dopo un giro veloce intorno ad esso, dove ci sono barriere che si aprono e chiudono a seconda delle necessità e fanno a pugni con la storia di questo impianto, entro allo stadio dove fortunatamente ci sono delle persone che non mi fanno nessun tipo di problema alla mia richiesta di fare un giro sugli spalti. Ammetto che lo stadio mi è piaciuto molto, circolare, con tribune e curve, se non fossimo nel 2016, la capienza sarebbe molto più ampia di quella attuale con tutti i settori agibili e non come quelli visti oggi, dove le tribune sono state ritoccate e messe a nuovo e le curve lasciate all’incuria ed alle intemperie.

Dopo circa un’ora lascio il “Bacigalupo” per andare in centro e poi tornare in prossimità delle 14:30, orario d’inizio della partita. I massesi arrivano molto presto e parcheggiate le macchine a distanza, raggiungono lo stadio, in una trentina, a piedi e senza scorta per poi rimanere a bere in un bar sempre in zona stadio, con le strade chiuse nel frattempo dalle forze dell’ordine. Sottolineo, anche qui in Liguria, l’ennesima esagerazione da parte delle istituzioni, con la chiusura di alcune strade nelle vicinanze dell’impianto e con barriere ad evitare qualsiasi contatto.

Dentro lo stadio, come fuori, di gente se ne vede poca e gli spettatori totali ad inizio gara saranno quantificabili sulle 500 unità, con circa 50-60 tifosi ospiti che prenderanno posto ad un lato del suddetto settore, nella tribuna a lato dei locali, con un apposito settore cuscinetto a separare le tifoserie. I bianconeri si fanno sentire già dal pre-gara con tanti battimani e un coro che sottolinea l’arrivo allo stadio senza scorta.

Nella tribuna prendono posto i Vecchi Ultras 1972, tifosi più attempati , e quando entrano le squadre in campo sventolano un bandierone. Dalla parte opposta ci sono gli ultras della Brigata 1907, del Vecchio Stampo e dei Pessimi Elementi che hanno preparato una bella coreografia formata da tanti due aste con il simbolo della squadra e lo striscione: “GLORIA AL SIMBOLO DELLA MIA SQUADRA…”. Dopo qualche minuto girano i due aste e sull’altra ci sono stampati i simboli della città, così lo striscione viene srotolato ulteriormente a scoprire l’altra parte della scritta: “…GLORIA AL SIMBOLO DELLA MIA CITTA’”. Gli stendardi verranno fatti girare un altro paio di volte e poi verranno ritirati, mentre i massesi non faranno nulla a livello coreografico non avendo neanche una bandiera.

Nel primo tempo i toscani canteranno molto ed in maniera continua, con cori che il più delle volte verranno accompagnati sempre da tanti battimani e mani alzate a tutto settore, con la bella esultanza al venticinquesimo minuto per il gol vittoria della propria squadra che andrà ad esultare sotto al loro settore.

Da parte savonese il tifo non è da meno, forse con meno intensità ma anch’essi risulteranno molto continui, con discreti battimani e ogni tanto con un bello sventolio di bandierine ed il bandierone raffigurante Claudio, ultras scomparso.

Nel secondo tempo entrambe le tifoserie continuano a tifare molto bene, il tifo degli ospiti sempre impostato su numerosi battimani ad accompagnare i cori, mentre i padroni di casa, nonostante lo svantaggio e qualche piccola pausa si fanno sentire con cori, battimani e sbandierate.

Da segnalare con i toscani la presenza degli amici tedeschi dell’Erfurt con un paio di striscioni, mentre con i savonesi ci sono gli amici del Derthona con la pezza del Gruppo Disagio.

Al fischio finale le rispettive squadre vanno a ricevere gli applausi delle proprie tifoserie, vincitori e vinti. Anche per me è tempo di andare e dopo un’ulteriore passeggiata nel centro di Savona, vado in stazione a prendere il treno che mi porterà a casa.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Antonio Scaringi.

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