Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Siracusa si impone 3-1 sul Castrum Favara, confermandosi in testa alla classifica, in una corsa a due che si fa sempre più infuocata con la Reggina alle calcagna.

Come non fa più notizia la vittoria dei padroni di casa, non stupisce neanche la notizia dell’ennesimo provvedimento di divieto di trasferta. La mano lunga della repressione, infatti, arriva ormai anche nei campionati dilettantistici dove, visti anche i numeri più contenuti, gestire l’afflusso di tifosi ospiti a primo impatto dovrebbe essere più facile. Ma di questa opinione non è stato il Prefetto di Siracusa che ha invece vietato la trasferta ai sostenitori del Favara, decisione per tanti versi ingiustificata.

Il problema dell’ordine pubblico però non lo risolvi solo chiudendo il settore ospiti o impendendo comunque alla frangia più calda del tifo di seguire anche fuoricasa il proprio club. Infatti a Siracusa, proprio nel corso del match, al momento del gol del momentaneo vantaggio ospite, i pochi dirigenti del Favara presenti in tribuna coperta, dopo un’esultanza poco composta, sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, spinti a rifugiarsi nel settore ospiti, proprio quello chiuso per “motivi di sicurezza”. In quello spazio hanno poi assistito alla partita con maggiore tranquillità. Un paradosso che dimostra come, con un minimo di organizzazione e buon senso, la trasferta si sarebbe potuta autorizzare permettendo non solo ai pochi dirigenti, ma anche a qualche ultras ospite di assistere al match.

Sul fronte del tifo casalingo, da registrare la solita grande prova degli ultras della Curva Anna, che si è fatta vedere con il solito colore, fatto di bandiere, fumogeni e soprattutto striscioni carichi di significato. Fra questi, uno è stato dedicato agli amici di Palermo (Ciao Francesco, cuore rosanero), rapporto che negli ultimi anni è andato rinsaldandosi, mentre altri due sono stati rivolti al caso della radiazione dell’Akragas che ha di fatto falsato, almeno parzialmente, le sorti del campionato, senza dimenticare di esprimere solidarietà alle sorti del “Gigante” e dei suoi tifosi. Oltre ai tanti altri messaggi di vicinanza, di cordoglio, di benvenuto in questa giornata dedicata agli striscioni, la Curva, viste le ormai poche partite ancora da disputare, ha invitato la squadra a non abbassare la guardia proprio nel momento più delicato della stagione, che potrebbe regalare il sogno della promozione in Lega Pro esponendo un messaggio eloquente: “Date battaglia, onorate la maglia, Siracusa continua a lottare”.

Testo di Michele D’Urso
Foto di Giuseppe Ragnolo