Partita attesa per tanti quanto ovvi motivi quella fra Siracusa e Cosenza. Alle ragioni del campo si affiancano anche quelle degli spalti ma, come sempre, ai tempi della moderna inquisizione sotto l’egida dell’Osservatorio, le speranze di poter assistere a una bella contesa in termini di tifo sono state presto disattese. Già una settimana prima del calcio d’inizio, infatti, la sfida finisce sotto la mannaia dei divieti e la vendita dei biglietti per il settore ospiti, conseguentemente, del tutto bloccata. Non che tutto ciò non fosse in qualche modo preventivabile, ma si sprofonda sempre e inevitabilmente in un pozzo di depressione di fronte a questo modo di (non) fare ordine pubblico.
Il “De Simone” si presenta comunque carico all’avvio. Sono 3.360 gli spettatori con Curva e Gradinata che, ovviamente, menano le danze proponendo il proprio supporto attivo alla squadra. Dopo la vittoria contro il Potenza, che ha ridato un minimo di slancio a una classifica fin qui asfittica, il Siracusa deve necessariamente dare continuità ai propri risultati se vuole definitivamente abbandonare le ultime posizioni. Non il più agevole dei compiti contro un Cosenza appena declassato dalla B.
La Curva si presenta all’avvio con lo striscione “Continua a sbranare!” e tante bandiere di contorno. Stessa scena che si ripete in Gradinata Imbesi dove la pirotecnica compensa il minor numero di bandiere, ma fra le quali ne spunta anche una della Palestina, supporto simbolico in un momento davvero duro per la popolazione della Striscia di Gaza.
Coralmente è una buona prova, fino a quando si scatena un temporale con una pesante pioggia che dura un bel po’ e fiacca inevitabilmente il tifo, costretto a poggiare solo sullo zoccolo duro che rimane stoicamente a sfidare la cattiveria pluviale. Solidarietà e sostegno per i ragazzi recentemente colpiti da daspo (e successivi procedimenti penali in arrivo) per un parapiglia con polizia e steward nei pressi della Curva Anna sempre durante l’ultima gara interna contro il Potenza. Vento e pioggia inficiano l’esposizione ma il concetto rimane ed è prezioso.
La partita si trascina fino alla fine senza che l’impegno degli ultras siracusani venga mai meno, sostenendo con continuità, rabbia e devozione alla maglia. Tuttavia la partita la fa il Cosenza che porta a casa una buona vittoria per continuare la cavalcata e cercare di colmare il gap di punti con le battistrada del girone.
A fine partita giocatori siracusani a testa bassa, vengono chiamati sotto la Curva e invitati senza mezzi termini a tirare fuori gli attributi, lottare e non mollare nulla che la stagione è ancora lunga. Un invito a un rinnovato impegno già a partire dall’imminente del derby contro il Catania. Derby che ovviamente, anche in questo caso, sarà una sfida esclusivamente tra squadre visto che è già tutto vietato e blindato a doppia mandata per la tifoseria ospite.
Foto di Giuseppe Ragnolo
































