Dopo l’ultimo deludente passo falso contro il Sambiase, che ha permesso agli stessi giallorossi calabresi di accorciare sulla capolista Siracusa, il “De Simone” ospita questo nuovo impegno degli aretusei opposti a una Nissa sì tagliata fuori dalla lotta promozione, ma che comunque staziona nella parte alta della classifica e va dunque presa con le molle.

Se l’ultimo big match era stato accompagnato da un colpo d’occhio notevole, questa volta torna a vedersi qualche vuoto nelle zone laterali della curva e altrove. Quello che però non cambia è il piglio deciso con cui la tifoseria organizzata supporta i biancazzurri. Tante come sempre le bandiere a dare movimento e colore al settore per tutto l’arco della gara, innumerevoli i battimani e sempre presente la voce a suonar la carica ai protagonisti in campo. Non manca una sana spruzzata di pirotecnica mentre ad alcuni striscioni è affidato il compito di trasmettere le idee del gruppo: auguri di benvenuto, messaggi di solidarietà ma inevitabilmente, anche per il tono scanzonato, colpisce la richiesta a presidente e autorità di permettere la vendita di birra in curva, con tanto di boccali traboccanti di schiuma riportati su un paio di due aste.

Questa volta il Siracusa in campo non sbaglio anzi, a scanso di equivoci seppellisce gli avversari con un netto 4-1. Notizia ovviamente positiva per i locali che mantengono la testa della classifica e le distanze dalle inseguitrici. Meno bella per gli ospiti che non hanno però avuto nemmeno modo di rammaricarsene dato che, ancora una volta, di fronte a una gara impegnativa in termini di ordine pubblico, la risposta di chi lo sovrintende è stata chiudere le porte del settore come, tra l’altro, già avvenne all’andata a campi invertiti.

Foto di Giuseppe Ragnolo