È chiaro che gli ultras affrontino sempre tutte le partite e tutte le categorie con la stessa umiltà e lo stesso spirito di abnegazione. È però innegabile anche che ci siano partite che offrono particolari incentivi al tifo, vuoi per ragioni meramente di classifica o vuoi per particolari rapporti di amicizia o inimicizia con la tifoseria opposta. Nulla di tutto questo è ascrivibile allo storico di Siracusa-Pompei anche perché questa è la prima stagione in D dei campani, quindi nulla di extra-sportivo anima la vigilia della gara del “De Simone”. Il Pompei avrebbe in realtà bisogno di qualche punticino in chiave salvezza ma, posto che la palla è rotonda e la sorpresa sempre in agguato, non cova troppe illusioni di raccoglierlo in casa di una capolista che avanza sempre più decisa.
Se in campo tutto sembra abbastanza definito, di rimando sugli spalti le motivazioni si limitano al dovere. La Curva Anna si presenta ovviamente abbastanza gremita e rumorosa all’appello, solito corollario di bandieroni, cori, battimani oltre a qualche striscione: da segnalare in particolare, uno per un ragazzo della curva reduce da un brutto incidente.
Da Pompei sono quattro i tifosi rossoblù che si sobbarcano il viaggio fino alla Sicilia orientale. Una presenza che pur non roboante nei numeri è comunque da rispettare per le difficoltà che attanagliano le realtà minori come la loro, oltretutto funestata da una selvaggia ondata repressiva che, a cavallo della promozione dall’Eccellenza alla D, ne aveva decimato il contingente ultras portando anche alla sospensione del gruppo “Primo Daspo 59 dC”, simpatica allusione alla storica rissa fra pompeiani e nocerini narrata negli “Annales” di Tacito.
In campo, come da pronostici, vince il Siracusa con il più classico dei risultati. Chiusa così questa pratica, tutti possono liberamente volgere la mente al pensiero fisso, quello dell’imminente scontro al vertice del “Granillo” di Reggio Calabria dove se non tutte, sicuramente molte delle risposte in chiave promozione passeranno proprio dalla supersfida in casa della Reggina seconda in classifica.
Foto di Giuseppe Ragnolo