Ultimi colpi di coda delle festività natalizie. Prima che l’Epifania tutte le feste porti via, il Siracusa ospita in casa, per la prima gara dell’anno solare, il Sambiase secondo in classifica. Scontro al vertice dunque in cui la capolista siciliana potrebbe già scavare un solco dalle inseguitrici o viceversa, i giallorossi potrebbero rilanciare le proprie e altrui ambizioni di vetta, considerando l’ampio gruppo di compagini a tallonare la battistrada.
Si gioca domenica 5 gennaio e finalmente, dopo tante domeniche tutte uguali, con il settore ospiti tristemente chiuso, la maggiore nota di cronaca riguarda la sontuosa presenza sambiasina che supera le 400 unità e anche nel resto del “De Simone” il colpo d’occhio non è da meno, con più di quattromila presenti. Se questo è o meno pubblico da categoria superiore, ognuno lo giudichi da sé così almeno, una volta tanto, possiamo esimerci dalla retorica delle frasi fatte, visto che il dato è lapalissiano.
Gran bella partita a livello di tifo, contrassegnata dai rapporti amichevoli fra le due fazioni, in particolar modo evidenziati dalla scelta degli ospiti di deporre un mazzo di fiori sotto la curva di casa e poi onorare anche con uno striscione l’indimenticato Carmelo Rametta, padre del tifo siracusano scomparso nell’estate del 2023. Bellissime le coreografie iniziali, “Curva Anna” che si ripete su alti livelli, mettendo in carniere, grazia anche al dualismo con una tifoseria ospite sugli allori, la più bella performance di tifo vista in questa stagione. Questi sì che sono i veri spot per il calcio, non le solite trite giaculatorie contro la violenza o la pirateria che alla fine sono solo diversivi per eludere dai mali atavici del nostro pallone, che alla fine sono anche, o forse soprattutto “politici”.
Delusione a fine gara per il risultato che vede il Siracusa sconfitto per 1-2 mentre, oltre al Sambiase, tutte le diretti concorrenti vincono e si avvicinano, rimettendo in discussione la volata per la Serie C, obiettivo per il quale bisognerà lottare fino alla fine. Festa grande ovviamente per gli ospiti: non c’è miglior modo che vincere in casa della capolista per continuare a sognare.
Foto di Giuseppe Ragnolo