La nostra risposta, al comunicato “Leone Alato Latina” in merito alla rottura del gemellaggio con Siracusa, nasce prima durante e dopo la triste giornata trascorsa in cui si celebravano i funerali di nostro fratello Marcolino, dove un po’ tutti i ragazzi di curva ci domandavamo, ma i “fratelli” di Latina scendono, vengono dove sono?
Anche tra la gente comune nasceva l’interrogativo, vista la stima assodata e di recente provata da parte dei siracusani nel presenziare al memoriale svolto a Latina recentemente.
Quindi la vostra assenza, il vostro giustificarvi con la presenza (probabilmente forzata) di uno di voi residente da anni a Siracusa, il vostro mancato gesto ultras tramite un “usa e getta” dedicato al ns. fratello defunto come fatto da altre tifoserie. Un probabile telegramma di cordoglio alla famiglia magari in vecchio stile…niente di tutto ciò che prospettavamo e ritenevamo normale facessero i gemellati di Latina.
Il gemellaggio la fratellanza il rispetto che ne scaturisce per noi ha un senso…la vs. mancanza il distacco, il disinteresse del caso e tutto ciò che ne è scaturito successivamente tramite contatti ha lasciato tanta delusione in noi e soprattutto a colui che vi conosceva e stimava in vita.
Che fa si che anche noi da oggi consideriamo e considereremo Latina Ultras con rispetto per il trascorso ma non definendoli nostri gemellati.
Non volevamo renderlo pubblico come da voi fatto nella giornata di ieri e magari come da voi detto continuarsi a mandare a quel paese davanti una birra a quattro occhi…
Il dovere la coerenza la riconoscenza ci suscita questa scelta. E come si dice dalle nostre parti:
U RISPETTU E’ MISURATU CU LU PORTA L’AVI PURTATU!
(il rispetto è misurato chi lo dà lo riceve alla stessa maniera)

L’ATTUALE SIRACUSA ULTRAS…