Carpi-Sassuolo, il derby delle squadre che non giocano nello stadio della propria città. Il Carpi ha preso in affitto lo stadio di Modena, in concomitanza con la promozione nella massima serie, mentre il Sassuolo ha addirittura aquistato l’impianto di Reggio Emilia, piuttosto che mettere in regola con le normative vigenti il proprio storico impianto.

I tifosi della squadra di casa, venendo al tifo vero e proprio, oltre ai grossi bandieroni firmati IRRIDUCIBILI CARPI (almeno 3-4 con diversi disegni), si presentano con tantissime altre bandiere biancorosse ed una pezza improvvisata recante la scritta “Vi piastrelliamo”.

Vista anche l’assenza di alcuni gruppi che han deciso di non seguire la squadra in (quella che non è la loro vera) casa, il tifo è fortemente condizionato dal numero alquanto ridotto di partecipanti, ma è comunque da lodare perché, fino al fischio finale, persevera nel sostegno e pur sconfitti per 1-3 alzano un propiziatorio “NOI CI CREDIAMO” in vista della volata salvezza finale.

Da Sassuolo presenti circa 1.000-1.200 tifosi, la maggior parte dei quali ha optato per lo spostamento in auto, data la vicinanza tra le due città che distano fra loro poco più di 20 km.

Presente un bandierone CURVA NORD di grosse dimensioni e tante altre neroverdi di piccole dimensioni. Qualche pezza fra cui POCHI MA SBRONZI e SASOL, oltre a qualche altra non decifrabile a causa dei cartelloni pubblicitari.

Un tifo abbastanza discontinuo il loro, che durante la partita si farà sentire in special modo contro i tifosi di casa, verso i quali espongono persino due striscioni: “ACCUSI ME DI CODARDIA, MI VEDI E SCAPPI VIA” seguito da un più specifico “CASUAL CARPI – ADESIVI + FATTI”.

Per concludere, ultima sintomatica nota di colore: verso la metà del primo tempo, in curva ospiti c’è stato l’intervento di alcuni steward che, per qualche minuto, hanno discusso con alcuni tifosi probabilmente a causa del bandierone, ritenuto troppo grande tanto da dare fastidio alla gente dietro che voleva guardare la partita.

Fabio Bisio.