Quest’oggi mi trovo nelle vicinanze di Gubbio, “la città medievale più bella” come recitano i cartelloni d’entrata della città. Calendario e soprattutto orari alla mano, riesco a fare un’accoppiata interessante: Gubbio-Sud Tirol alle 16:30 e Perugia-Bari alle 20:30.

Incredibilmente per questa partita non ci sono strade chiuse, camionette, macchine delle forze dell’ordine ed altre esagerazioni simili, per cui si raggiunge molto facilmente l’impianto, senza disagi per la gente che in fin dei conti vuol solo vedere una partita.

Metto piede in campo che mancano una ventina di minuti all’inizio e nonostante sugli spalti ci siano dei larghi vuoti, alla fine gli spettatori saranno quasi 1.300. Con l’entrata delle squadre in campo gli ultras eugubini, che prendono posto defilati all’estremità della piccola curva scoperta, espongono uno striscione di vicinanza alle popolazioni del centro Italia colpite duramente dal sisma del 24 agosto: “VICINI AI TERREMOTATI”.

Nel primo tempo i rossoblù si compattano e, pur non essendo numerosi, cercano di tifare con discreti battimani e mani alzate ed inoltre qualche bella ma piccola sbandierata. Il tifo non sempre risulta continuo, a volte si nota qualche piccola pausa, soprattutto dopo il ventesimo della prima frazione. Qualche sporadico coro viene cantato anche dal settore coperto adiacente, dove una decina di ultras stazionano in piedi dietro lo stendardo San Martino.

Nel secondo tempo gli ultras del Gubbio ripartono esponendo lo striscione: “CIAO RICCARDO”. In questa seconda frazione sono più continui e cantano intensamente, ripetendo molte mani alzate e battimani aiutati dal tamburo che scandirà il ritmo. Più continue sono anche le sbandierate mentre le pause saranno riempite da canti e gesti goliardici come quando un tifoso alza le scarpe al cielo.

Alla mezzora il Gubbio passa in vantaggio con il neo entrato Candellone, facendo esultare lo stadio che aspettava e si augurava questo gol. Quando manca poco al termine della partita, in curva si sventoleranno tutte le bandiere e bandierine a disposizione, creando un bell’effetto visivo.

Dopo tre minuti di recupero l’arbitro decide che può bastare e fischia la fine delle ostilità, facendo esultare l’intero stadio per questa importante prima vittoria all’esordio casalingo in questo nuovo campionato, con la squadra che va sotto il settore ad applaudire per il sostegno ricevuto.

Per quanto riguarda gli ospiti, ricordo personalmente la partita del 29 agosto 2010 nell’allora vecchia C1 (per gli amanti delle statistiche finì 4-0), quando si presentarono una decina di sostenitori dall’Alto Adige i quali, armati di una bandiera, presero posto nel vecchio settore ospiti (una parte di tribuna coperta). Invece questa volta non ci sono tifosi ospiti da segnalare, cosi il settore risulta completamente vuoto.

Marco Gasparri.