In una serata abbastanza fredda di Novembre, allo Stadio Velodromo Rino Mercante, si affrontano Bassano Virtus e Maceratese.

La partita vede i padroni di casa nettamente favoriti, essendo loro la capolista del girone mentre i marchigiani navigano nelle zone basse della classifica.

La città di Bassano del Grappa è carina e offre alcune cose da vedere, inclusi, ovviamente, il bellissimo Ponte degli Alpini e delle Grapperie.

Lo stadio, invece, non è proprio all’altezza, disponendo solo di due tribune: la centrale coperta con le zone laterali scoperte e quella dall’altra parte, coperta ed interamente a disposizione delle tifoserie ospiti.

Con il tetto basso che ha la tribuna, i cori rimbombano bene, anche se intonati da sole 25 persone: ecco quanti ne erano i Maceratesi a Bassano. Aiutati da una presenza di ragazzi neroarancioni del Mestre, sfoderano una bella prestazione con dei cori bellissimi, manate a ripetere e una piccola e riuscita sciarpata. Noto che nel secondo tempo calano nettamente fino a svegliarsi dopo il primo gol dei biancorossi. Da allora canteranno ancora molto bene e alla fine – sorpresa generale – festeggeranno una vittoria inaspettata chiamando a gran voce la squadra sotto il settore.

I Maceratesi confermano di essere una realtà sì piccola, ma davvero bella da vedere e sentire. Era la seconda volta che assistevo ad un loro match (la prima volta a Fano nel Gennaio 2015) e mi hanno convinto ancora una volta; giungerà anche per me il giorno di andare all’Helvia Recina.

Il Bassano, grazie alla solidità economica dell’azienda di abbigliamento Diesel, si è assestato da qualche anno nel calcio che conta ed è ora diventato una realtà calcistica importante, arrivando a giocarsi i playoff per la Serie B. C’è uno speaker fin troppo eccitato che grida spesso nel suo microfono, ma rivolge un cordiale benvenuto ai tifosi ospiti: “Salutiamo i tifosi della Maceratese, benvenuti nella nostra città, ragazzi”.

Sotto la tribuna, di fianco al piccolo barettino, c’è anche un negozio-museo con dei trofei modesti, ma tutto molto suggestivo. Da notare anche il tabellone con pubblicità in formato video per tutto l’arco della partita – il marchio Diesel appare molto spesso e un po’ dappertutto.

Nella cittadina vicentina il calcio non sembra però avere una grande ripercussione sul pubblico presente. Infatti sono solo 898 i tifosi presenti al Rino Mercante – un po’ pochini per la capolista di un girone importante. Ci sono anche gli Ultras locali: Sono una quindicina e si posizionano al lato della tribuna. I cori non sono molto speciali, ma comunque danno vita ad un tifo costante per tutti i 90 minuti, applaudendo anche la squadra a fine partita. Da segnalare anche lo sventolio incessante di qualche bandiera giallorossa.

La squadra locale sciupa una miriade di occasioni, soprattutto il secondo tempo appare a senso unico verso la porta maceratese, laddove solo una difesa forte e attenta ha potuto annientare tutte le palle gol. Dopo 20 minuti del secondo tempo arriva la prima rete della partita: Colombi reagisce velocemente dopo un calcio d’angolo e porta in vantaggio gli ospiti. Sarà un vantaggio che i marchigiani non molleranno più e nonostante tante occasioni bassanesi, sono ancora loro a raddoppiare: Malaccari chiude la partita in pieno recupero, insaccando con freddezza alla fine di un contropiede micidiale.

Dopo la partita ci fermiamo in centro a mangiare (buonissime le Sarde in Saòr!) per poi tornare a Padova: c’è una nebbia talmente fitta che non si riesce a vedere più lontano di 200 metri. Ce la facciamo comunque ad arrivare a casa: è stato un giorno calcistico tranquillo in tutti i sensi, nel quale ha spiccato la bella prestazione in trasferta da parte della Curva Just Macerata.

Remo Zollinger.