A quattro giornate dal termine del campionato di serie D, il Picerno si gioca il suo primo match ball per vincere incredibilmente il proprio girone e salire per la prima volta nella sua storia in serie C. Il vantaggio sul Cerignola secondo è di ben 9 lunghezze, mentre sul Taranto, terzo in classifica, è addirittura di dieci e la matematica dice che solo loro possono ancora insidiare questa incredibile squadra di un paese di nemmeno seimila abitanti.
Teatro di questo particolare evento è Sorrento, da cui manco da parecchi anni e la cui squadra sta cercando in tutti i modi di salvarsi in questo suo campionato da neopromossa. Da Napoli prendo la Circumvesuviana che mi porterà direttamente a destinazione in meno di un’ora. La giornata è molto calda ma non mi scoraggia dal mio classico giro largo prima di arrivare allo stadio “Italia”. Passeggiando vedo già gruppetti di tifosi con le sciarpe rossoblù, con molta calma arrivo allo stadio e riesco a vedere anche un mini corteo improvvisato dagli ultras del Picerno, una trentina circa, con bandiere alte ed effettuando qualche. L’atmosfera è molto rilassata anche se l’adrenalina comincia a farsi sentire e la gente lentamente comincia ad aumentare.
Quando metto piede sul sintetico dell’impianto, gli ultras del Sorrento sono ancora pochi ma aumenteranno le loro fila anche a partita in corso. Prendono posto al centro della tribuna in ferro dietro lo striscione “NOI DI SORRENTO” e qualche altra pezza.
Dalla parte opposta più di quattrocento ultras lucani, praticamente un esodo per il piccolo paese di seimila anime a pochi chilometri da Potenza. Ovviamente in queste occasioni è facile trovare di tutto, dall’ultras che segue ovunque all’occasionale per la prima volta in trasferta, ma penso che così tanta gente al seguito il Picerno non l’abbia mai avuta in una trasferta fuori regione.
Gli ultras lucani si posizionano nella parte bassa della grande curva ospiti, attaccando diversi striscioni e facendosi sentire fin dal loro ingresso. A partita iniziata arrivano pure una decina di ultras dell’ex gruppo “TESTE MATTE”, che si sistemano in un angolo della curva dietro le pezze “ESTRANEI ALLA MASSA” e “NON SI VEDONO MA CI SONO”, tifando per conto loro ed effettuando cori diversi dal resto della curva.
Prima del fischio d’inizio, ci sarà un minuto di raccoglimento per ricordare Franco Maresca, per tutti “il nonno”, calciatore ed allenatore delle giovanili del Sorrento, scomparso all’età di 78 anni.
Già al primo minuto il Picerno segna il gol partita grazie a Santaniello, dopo gli ovvi festeggiamenti i rossoblù cercano di farsi sentire, seppur qualche pausa si noti. Il gruppetto defilato, per la maggior parte a petto nudo per il caldo, predilige cori secchi accompagnati da tanti battimani.
Alla mezzora gli “ULTRAS PICERNO” effettuano una bella sciarpata, peccato solo sia circoscritta alla parte centrale. A mettere il sigillo sulla partita ci pensa il portiere ospite Coletta, che al trentottesimo para un calcio di rigore al locale De Rosa.
Nel secondo tempo gli ospiti calano alla distanza, forse anche per il gran caldo, ma nella parte finale rialzano l’asticellaaiutati, come raramente accaduto nel corso della partita, anche dal resto dei tifosi.
Rivedo dopo tanto tempo i padroni di casa ma sembrano rimasti quelli di sempre, non numerosi a dire il vero, ma compatti. Seppur ci mettano un po’ a carburare, il loro sarà un tifo in crescendo contraddistinto da numerosi battimani e alle volte pure da qualche spruzzata di colore. Svantaggio e rigore sbagliato non incidono sul loro morale, tanto che nei primi minuti di intervallo continueranno a tifare, fermati solo dagli altoparlanti dello stadio con la musica a tutto volume.
Nel secondo tempo i sorrentini, incuranti del risultato e sfornano una prestazione di alto livello, senza fermarsi mai e accompagnando i cori con un numero cospicuo di battimani. La squadra recepisce questa spinta e sfiora più volte il gol, ma la partita termina 0-1 e ad esultare sono i lucani, anche se il Cerignola vince e mantiene il distacco a nove punti, rimandando i matematici festeggiamenti alla prossima domenica.
I sorrentini, malgrado la sconfitta e la classifica più corta, mostrano apprezzamento per l’approccio e l’impegno in questa gara, applaudendo gli undici in campo e invitandoli a non mollare in vista della prossima partita per conquistare la salvezza il prima possibile. Dalla parte ospite la festa è prolungata, consapevoli che a questo percorso straordinario manca ormai solo la matematica. Con le squadre ormai negli spogliatoi, qualche sberleffo ospite verso gli ultras locali che rispondono per le rime, ma tutto si chiude brevemente.
Marco Gasparri