Ultima giornata del 2016 per la Serie D. Nel girone E si affrontano due compagini liguri: la Sanremese e la Lavagnese. Si gioca allo Stadio Comunale della città dei fiori.  La squadra di casa viene da una bella vittoria esterna, in quel di Massa, ed è in piena lotta nelle zone alte della classifica di questo torneo, per altro molto equilibrato. Per questa serie di motivi, c’è parecchia eccitazione intorno alla squadra matuziana e quando arrivo nei pressi dell’impianto sportivo sanremese, trovo gli ultras locali impegnati e indaffarati nella preparazione di una coregorafia.

Per quanto riguarda la Lavagnese, la posizione in classifica e le ambizioni sono più o meno le stesse degli avversari odierni. L’unica differenza è che nell’ultimo turno la squadra bianconera ha rimediato una sconfitta tra le mura amiche, per altro contro l’attuale capolista del torneo. Il risultato negativo, però, non ha di certo scoraggiato gli ultras della Lavagnese, che fanno ingresso nel settore a loro destinato, seppur in poche unità, a pochi istanti dal fischio d’inizio di questa partita.

All’ingresso in campo delle squadre, gli ultras della Sanremese colorano di bianco e azzurro la Gradinata Nord, grazie all’ausilio di alcuni cartoncini. Al centro del settore verrà inoltre srotolato un enorme copricurva con il simbolo della città di Sanremo e la scritta “Gradinata Nord”. La coreografia verrà accolta dall’applauso dei tifosi presenti nella tribuna di fronte.

Nel settore ospiti, gli Irriducibili affiggono i propri drappi alla balaustra e poi iniziano a sostenere i propri undici impegnati sul rettangolo di gioco. Dalla gradinata dove sono assiepati i tifosi di casa parte intanto un coro contro Sestri, tifoseria storicamente gemellata con i lavagnesi. Ma quest’ultimi mostrano totale indifferenza e continuano a cantare e a incitare la propria squadra, in maniera anche piuttosto continua.

Gli ultras matuziani, dal canto loro, non avendo ricevuto alcun tipo di risposta alla loro provocazione, rivolgono le proprie attenzioni alla squadra in campo, con molti cori a rispondere e bei battimani che coinvolgono tutta la parte centrale del settore. Il tifo risulta costante per tutta la durata della partita. Numerosi i cori per i diffidati e contro i rivali di sempre: Imperia e Savona. Nel corso della prima frazione di gioco verrà effettuata anche una bella sciarpata. Nel secondo tempo, inoltre, verrà lanciato un coro per il sanremese Stefano Sturaro, giocatore della Juventus, la sera precedente impegnato nella sfida di campionato contro la Roma e quest’oggi sugli spalti dello stadio della propria città per seguire le sorti della squadra biancazzurra. Il calciatore juventino risponderà con piacere al coro dedicatogli, alzando il braccio in segno di saluto. Al termine della partita, inoltre, avrà modo di intrattenersi ulteriormente con i sostenitori matuziani, per chiacchierare e fare qualche foto.

I lavagnesi, nonostante il numero esiguo, cercheranno di farsi sentire per tutto il corso dei novanta minuti di gioco. Tifano con continuità e sono autori di una prova davvero molto interessante. Realizzano anche un paio di discrete sciarpate e non smetteranno di cantare neanche quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Nel secondo tempo lanciano anche qualche coro contro l’Entella Chiavari e sostengono a gran voce i propri giocatori nel momento più difficile della partita, cioè quando la Sanremese si butta all’arrembaggio per cercare prima il gol del pareggio e poi quello dell’eventuale vittoria.

In campo la partita è molto combattuta, sopratutto nella parte centrale del rettangolo di gioco. Molti scontri e numerosi falli riscontrati dalla terna arbitrale. La Lavangnese si conferma una squadra molto ostica e ben messa in campo. Le azioni da rete sono, però, veramente poche. Al quinto minuto del secondo tempo viene assegnato un calcio di rigore a favore degli ospiti. Una decisione che non viene assolutamente gradita dai giocatori della squadra di casa, che sostengono non ci sia stato alcun contatto in area. In tutti i casi il penalty viene realizzato e la Sanremese prova a buttarsi disperatamente all’attacco alla ricerca, per lo meno, del pareggio. Gli attacchi, però, cozzano continuamente contro il muro difensivo eretto dalla formazione bianconera e anche in questi minuti non si registrano azioni pericolose di rilievo.

La partita cambia con l’ingresso in campo di uno degli idoli della tifoseria matuziana, quel Filippo “Pippo” Scalzi che già nel recente passato ha avuto modo di risolvere altre partite. Ed è proprio lui, infatti, che al 73° riesce a realizzare il goal del pareggio, con un bel tiro da fuori area, scatenando l’entusiasmo della tifoseria di casa che inneggia al proprio beniamino. I minuti finali vedono ancora i matuziani all’attacco, con la squadra ospite che gioca di rimessa e prova comunque ad impensierire la compagine biancoazzurra. Si registrano ulteriori contrasti e falli in mezzo al campo nel corso di questa fase di gioco.

La partita finisce comunque con un pareggio, ma al triplice fischio gli animi si surriscaldano. I giocatori di casa sono avvelenati soprattutto con il direttore di gara, a causa di alcune sue decisioni. Mentre i giocatori della Lavagnese vanno a salutare i propri sostenitori per averli seguiti ed incitati anche in questa trasferta, dall’altra parte del campo c’è un battibecco tra i due allenatori. La lite si trascina fin dentro gli spogliatoi e coinvolge anche alcuni calciatori di entrambe le squadre, mentre la terna arbitrale preferisce attendere qualche minuto prima di rientrare nel sottopassaggio. Fortunatamente le discussioni non sfociano in una vera e propria rissa, ma c’è comunque parecchia tensione, che a stento viene contenuta.
Fuori dall’impianto sportivo, invece, la situazione resta tranquilla e non si registra alcun tipo di contatto tra le due tifoserie.

Daniele Caroleo.