La 20esima giornata di campionato ci vede protagonisti in terra Ciociara, più precisamente nella città di Frosinone. Il tanto voluto campionato spezzatino ci impone come orario la partita delle 12.30. Ritrovo quindi per la partenza alle ore 00.30 di sabato sera fuori dal Baretto, dove si contano cinque pullman di cui uno doppio e un pulmino da 20 posti… tempo di tirarsi a bolla e si parte. Sicuramente viaggiare di notte aiuta ad assorbire meglio le 10 ore di viaggio che ci separano dalla città del basso Lazio, e con un paio di soste ben calcolate alle 11.00 di domenica ci troviamo al casello di Frosinone, in compagnia dell’elicottero della Polizia che da Roma in poi è sopra le nostre teste. Da segnalare che tutti gli autogrill e i cavalcavia incontrati durante il tragitto erano presidiati da volanti di polizia o carabinieri, ma la sorpresa più bella l’abbiamo proprio all’arrivo nella città ciociara.. una volta passato il casello autostradale ad attenderci in un parcheggio poco distante troviamo un vero e proprio esercito, ad occhio e croce circa 200 persone in divisa, e sapendo bene in che regione ci troviamo, sappiamo già quale sarà il seguito.

Come già successo nella passata stagione in occasione della trasferta contro la Lazio, le forze del (dis)ordine capitoline eseguono una minuziosa perquisizione dei mezzi e videoriprese di ogni singolo con carta d’identità e biglietto d’ingresso in mano. 
Dopo una sosta obbligata di circa un’ora ripartiamo scortati come se stessimo per entrare a Fallujah in periodo di guerra, e dopo 4 minuti, e ripetiamo 4 minuti, di trasferimento ci troviamo nel settore ospiti. Tutto troppo eccessivo, calcolando che con la tifoseria di casa non esiste nessun tipo di rapporto. Entriamo nel settore, attacchiamo il BERGAMO alla vetrata che ci separa dal campo e partiamo con il tifo. Nel settore saremo circa un migliaio con molte bandiere e due aste al seguito, la voglia di vittoria è tanta sia sul campo che sugli spalti e dopo pochi minuti di gioco siamo già in vantaggio. Questo fa alzare ulteriormente i decibel del settore da noi occupato, sarà così per il resto della partita e il raddoppio sul finire del primo tempo non fa altro che esaltarci ancora di più.

L’intervallo oggi non esiste almeno per noi, il tifo continua senza sosta con uno intero stadio spettatore del vero spettacolo del calcio, i tifosi. Il secondo tempo continua sulla stesso binario, Atalanta sempre in attacco e le palle che si contano in fondo al sacco a fine partita sono addirittura 5 (con uno scatenato Zapata che ne infila ben 4). Da segnalare l’esposizione di uno striscione di protesta 
contro il caro prezzi (oggi 35€) recitante: “PREZZI POPOLARI PER SETTORI POPOLARI”, battaglia per noi e per tutti fondamentale, perché teniamo sempre a ricordare che il calcio è della gente e con certe somme i tifosi li allontani piuttosto che avvicinarli allo stadio. Per quanto riguarda la tifoseria di casa poco o nulla da segnalare, qualche fumogeno ad inizio partita contornato da molte bandierine, molto movimentato il gruppo a sinistra nella curva di casa, con lo sventolio per 90 minuti di diverse bandiere e bandieroni; a livello sonoro, non li abbiamo mai sentiti. Sicuramente l’avere la squadra ultimissima in classifica non aiuta la tifoseria di casa, ma sinceramente non sono cose che ci riguardano.

Noi godiamoci il momento con un’Atalanta che occupa i piani alti della classifica, con un gioco fantastico e un’unità di intenti invidiabile. Saliamo sui pullman praticamente subito, a differenza di altre città, e dopo 30 minuti dal termine siamo già in viaggio per percorrere le 10 ore di strada che ci separano da casa. Arrivo a Bergamo alle 00.30 di domenica notte (praticamente 24 ore esatte dopo la partenza), tutto tranquillo e senza intoppi il viaggio di ritorno. Ora testa alla Roma in campionato e poi alla Juve in coppa Italia (dove tutti sogniamo di battere la vecchia signora e andare avanti il più possibile)…

UNITI E COMPATTI. FINO ALLA VITTORIA

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