Per il posticipo della prima giornata di serie B 2016/2017 va in scena un match che sugli spalti promette uno spettacolo di alto livello.

Una sfida tra due tifoserie di elevato spessore che, da sola, vale il prezzo del biglietto pagato da coloro che sono presenti allo stadio Manuzzi, ed il tempo trascorso davanti alla tv, per tutti gli altri che in giro per l’Italia hanno deciso di godersela comodamente in poltrona.

L’entusiasmo è tanto su entrambi i fronti e le aspettative sono alte, come sempre accade dopo un’estate trascorsa ad attendere e fantasticare, con quei sogni di vittoria regolarmente alimentati dal fatuo calcio di Agosto che rende tutti (o quasi) campioni.

Malgrado si giochi di lunedì sera, i sostenitori al seguito del Grifo sono davvero tanti, complice anche la non eccessiva distanza che separa le due città, unite da un’arteria stradale che, in passato, soprattutto negli anni ’80, ha fatto sì che questa sfida venisse indicata anche come “il derby della E45”.

Sono circa duemila i biancorossi presenti in Curva Ferrovia, con i ragazzi degli Ingrifati e della Brigata in evidenza, oltre a diversi altri gruppi minori a fare da supporto. Ma sono questi due gruppi che, di fatto, guidano il tifo ospite nella notte del Manuzzi, mentre più defilati e risicati come numero appaiono questa sera i componenti dell’Armata Rossa, storico gruppo ultras della curva nord perugina.

Oltre ai numeri elevati in casa perugina, altrettanto elevata è l’intensità del tifo, peccato solo che, spesso, la curva ospite non riesca ad incitare come fosse un tutt’uno, specie quando i cori di Ingrifati e Brigata finiscono per sovrapporsi ed accavallarsi. Certo è che quando riescono a trovare l’intesa giusta per incitare la loro squadra all’unisono, credetemi, lo spettacolo che ne viene fuori è un piacere per gli occhi e per le orecchie.

Sul fronte casalingo, la Curva Mare si presenta come sempre numerosa e compatta, malgrado si sia ancora in Agosto, mese in cui tanti da queste parti sono impegnati lavorativamente da mattina a sera nelle località balneari.

Anche in casa bianconera l’attesa e le aspettative sono elevate, così come l’entusiasmo che, detto per inciso, in casa bianconera non è mai mancato. Nemmeno quando si lottava per non retrocedere in serie C, nel bel mezzo di una profonda crisi societaria che rischiava di far scomparire il Cesena Calcio da un giorno all’altro.

In questo, le due tifoserie a confronto questa sera, si assomigliano molto. Entrambe hanno dovuto affrontare momenti bui che le hanno portate dalle stelle degli stadi della serie A alle stalle, ossia su campi sportivi che avrebbero messo a dura prova anche il più inguaribile degli ottimisti.

Malgrado tutto, sono rimaste al fianco delle rispettive squadre, sempre e comunque, in casa e fuori, sicuramente con flessioni numeriche (ma in fondo quale tifoseria non ne ha avute nel corso della propria storia?) ma sempre con una marcia in più. A dimostrazione che certe squadre le puoi anche costringere in serie C o, peggio ancora, in D ma la fede e la tradizione che le caratterizzano faranno sì che il loro seguito sarà sempre una spanna al di sopra di chi, senza una storia ed un seguito ma con la sola forza del denaro, pretende oggigiorno di farla da padrone nel calcio italiano e, addirittura, in Europa.

Tornando al tifo di casa, la bolgia in Curva Mare è costante per tutti i novanta minuti di gioco, malgrado la squadra di mister Drago non brilli e subisca a più riprese un Perugia ben messo in campo e decisamente più intraprendente.

Ed anche nel settore distinti, i ragazzi che solitamente si raggruppano per animare quella fetta di stadio, stasera sono particolarmente attivi. Insolitamente posizionati nel secondo anello e non, come al solito, a ridosso del campo, sono di recente finiti nell’occhio del ciclone a causa di una rissa che ha coinvolto un gruppo di sostenitori viola ed altri individui non meglio identificati, fuori da una stazione di servizio alle porte di Cesena, al termine della gara amichevole Cesena-Fiorentina.

Premesso che nel posto in questione già in passato si erano verificati altri episodi di violenza che avevano visto protagonisti altre persone del tutto estranee al mondo del tifo, è quantomeno ingiusto gettare la croce su questi ragazzi, ogni volta che dalle parti di Cesena accadono episodi di violenza anche solo parzialmente riconducibili al calcio.

E così questa sera, al pari di moderni “Pierino” costretti dalla maestra all’ultimo banco a causa della loro vivacità, anche i ragazzi che si ritrovano casualmente nei distinti vengono costretti a loro volta nel secondo anello del Manuzzi, lontani dal campo e dalla curva ospiti.

Insomma, diciamocela tutta, il vero spettacolo di questa sera lo offrono le due tifoserie ancor più dei ventidue che rincorrono il pallone sul terreno di gioco. Quando si dice che il calcio, senza la passione della gente, è niente.

Giangiuseppe Gassi.