Dopo un pareggio in trasferta ed una sconfitta in coppa Italia, Spal-Cosenza vede il debutto al “Mazza” di Daniele De Rossi, ex vice di Mancini in nazionale, subentrato sulla panchina ferrarese al posto di Venturato che dopo aver raccolto 9 punti in 8 partite è stato sollevato dal suo incarico a seguito della sconfitta di Frosinone.

Sono 8.271 gli spettatori convenuti per la curiosità e con la speranza che questo esordio casalingo del nuovo tecnico possa essere bagnato con una vittoria. Schiacciante sarà poi il verdetto del campo, con un roboante e indiscutibile 5-0 che oltre ai tre punti essenziali come ossigeno, consentono al contempo di prendere un certo margine di sicurezza dalla zona calda della classifica e al contempo (e soprattutto) riavvicinano alla zona playoff che dai tempi della retrocessione dalla Serie A, costituiscono lo spiraglio minimo per sognare di riprendersi quanto perduto. Ora dopo la tanto attesa prima vittoria, il compito più difficile sarà alzare l’asticella e trovare continuità di risultati per corroborare con i fatti tali ambizioni.

Per quanto riguarda la Curva Ovest di casa, nulla di trascendentale in termini di tifo ma l’attività nel settore è fervente e continua, con bandiere che sventolano per tutto l’incontro e con l’impatto coreografico apicale costituito dalla sciarpata, degnamente riuscita, coronamento di una prova di tifo senz’altro positiva.

Nel settore ospiti invece, sempre sulla base dei dati ufficiali, sono 731 i tifosi calabresi presenti con alcuni altri evidentemente sparsi fra tribuna e distinti. Lasciano vuoti i primi gradoni dove si dispongono esclusivamente alcuni “sbandieratori” ognuno con alla mano la bandiera di uno dei gruppi della galassia del tifo rossoblu. Tutti gli altri si compattano alle loro spalle, rendendosi autori di un tifo molto intenso ma che poi cala gradatamente fino a sfociare in una contestazione accesa in virtù della piega che prende l’incontro.

Al triplice fischio finale, mentre i giocatori di casa festeggiano a ragion veduta sotto la loro Curva, gli ospiti rimangono per alcuni minuti nei pressi del settore ospiti dove i tifosi rimproverano loro non tanto la sconfitta, quanto il fatto di non esser mai stati in partita, palesando una certa mancanza di impegno o di rispetto per la maglia e per gli stessi tifosi.

Ultima ma non ultima nota a margine per la tifoseria cosentina che, durante la gara, esibisce uno striscione in ricordo di Federico Aldrovandi che si prende gli applausi a scena aperta di tutto lo stadio. D’altronde Cosenza è da sempre stata attenta a certe tematiche.

Luigi Bisio