Il mio 2020 a livello fotografico riparte con un interessantissimo Spal-Hellas Verona di Serie A, che contrappone due squadre in lotta per la salvezza, con i padroni di casa maggiormente invischiati nelle zone basse della graduatoria.

Il Mazza si conferma sempre stadio particolarmente gremito: dei 16.000 posti a disposizione, sono 14.078 quelli occupati, come specificato dallo speaker dell’impianto ferrarese al termine del primo tempo.

Curva di casa che rispetto alla mia precedente occasione in cui l’ho vista all’opera (nel derby emiliano col Parma) sembra in fase discendente, non tanto per il sostegno dalla parte centrale, ma dai tifosi “più tranquilli” che, forse anche in virtù della posizione in classifica della Spal, preferiscono più critiche sterili alla squadra che sostenerla.

A livello vocale vari cori per la squadra oltre a cori per gli amici diffidati e contro la tifoseria ospite. A livello visivo la Curva Ovest conferma l’ottimo colore, con svariati due aste in tutti gli angoli del settore popolare del Mazza, bandieroni sventolati per tutti i 90 minuti nella parte bassa (menzione d’obbligo per il bandierone col volto di Federico Aldrovandi) e l’ottima sciarpata biancazzurra vista nel primo tempo.

Al fischio finale è chiaramente freddo il saluto tra squadra e tifosi (complice il risultato), ma il perentorio “noi siamo la Curva Ovest” lascia chiaramente intendere che qualsiasi cosa accada alla propria compagine, la tifoseria sarà sempre al proprio posto, a sostegno della causa.

Presenza ospite di tutto rispetto, circa 2.000 i tifosi dell’Hellas che giungono da Verona, presenziando non solo nell’intero settore ospiti, ma anche nella curva est riservata ai tifosi di casa.

A differenza della trasferta in quel di Carpi in cui non mi convinsero granché, oggi gli ultras veronesi regalano una prestazione importante: svariati cori rimbombano in tutto il Mazza già dal prepartita e anche a livello visivo offrono un’ottima impressione. Dietro lo striscione Hellas Army viene sventolata una moltitudine di bandierine gialloblu, a cui si aggiungono tre bei bandieroni nella parte bassa oltre a qualche due aste.

La “playlist” canora è quella conosciuta e consolidata, per questo ci sarà ampio seguito da parte di tutto il settore. Per rispondere ai cori offensivi provenienti dalla curva di casa, gli ultras veronesi decidono di “auto-sfottersi” unendosi ai dirimpettai ferraresi a cui poi rintuzzano con un “non si capisce, ma come cazzo parlate?”

Nella prima parte del secondo tempo leggero calo nel tifo, ma basta il raddoppio dell’Hellas per mandare in visibilio l’intero settore ospiti. Il finale di gara per loro sarà da pollice in su, con una splendida sciarpata che saluta la vittoria della loro squadra, ampiamente festeggiata per questa importante vittoria esterna per 2-0. Niente da segnalare all’esterno dello stadio.

Francesco Passarelli