Parte con il botto la campagna abbonamenti della Spal, in vista del primo campionato in Serie A dopo quasi 50 anni. Ma non si tratta dell’immediata corsa ai botteghini come un evento di tal genere potrebbe far credere, quanto della deflagrante polemica scaturita per i prezzi in vigore dalla prossima stagione.

Il settore più popolare al “Paolo Mazza”, quello della Curva Ovest, cuore del tifo ferrarese, costerà 415 €, scontati a 394 € per i vecchi abbonati. Una cifra sempre e comunque alta, ad oggi la più cara della massima serie dopo la Juventus, che ha l’attenuante – se di attenuanti si può parlare in questa folle deriva dei prezzi che ha preso il nostro calcio – di avere uno stadio proprio e dai massimi standard di accoglienza, oltre ad una squadra che primeggia in Italia e in Europa.

Al netto di queste valutazioni “qualitative”, c’è poi un discorso puramente quantitativo sulla più semplice e “maledetta” legge della domanda e dell’offerta: il “Mazza”, al di là di quanto sia vetusta la struttura, già nella scorsa stagione si era dimostrato insufficiente ad accogliere e soddisfare la richiesta dei tifosi, facendo registrare spesso e volentieri il “tutto esaurito” e, in un paio di occasioni, ottenendo il nulla osta dalla questura per concedere ai propri tifosi tutta la gradinata solitamente destinata agli ospiti, spostando questi ultimi in Tribuna laddove rispondevano a rappresentanze numeriche irrisorie e senza particolari rischi di ordine pubblico.

A maggior ragione sarà difficile quest’anno poter garantire spazi adeguati e sufficienti per tutti. La dura legge del mercato porta alla più facile soluzione di cui sopra, di selezionare la propria “clientela” e restringere il campo facendo schermo con l’aumento dei prezzi. È “normale” che sia così, ma è molto difficile da capire per chi ha ancora una visione popolare di questo sport e non di meno lo ha serenamente digerito la tifoseria organizzata, che in rapida successione ha emesso un comunicato di sdegno ed esposto una serie di striscioni, nei pressi dello stadio e nel resto della città, con cui si è apertamente schierata contro questa politica di prezzi tutt’altro che popolare.

Reazione preventivabile ed altrettanto logica da parte dei tifosi ed è, da un punto di vista strettamente ultras, anche un rammarico per questa piazza che aveva registrato una crescita notevole in questi anni, in concomitanza con l’ascesa della propria squadra. Una piazza in grande salute, che ci aveva messo molto del suo in questa scalata all’Olimpo del calcio, un’impresa che per riuscire non poteva che passare dalla sinergia totale fra tutte le componenti che ruotano attorno allo storico sodalizio di Ferrara. Una sinergia che sarebbe un peccato bruciare sull’altare del Dio del mercato economico.

Seguiremo gli sviluppi augurandoci una qualche svolta, frattanto questo il comunicato integrale pubblicato dalla Curva Ovest:

È con stupore e rammarico che prendiamo atto dei prezzi emessi dalla società per la nuova campagna abbonamenti.
Stupore perché non sono i prezzi che ci erano stati anticipati, rammarico perchè questi prezzi ammazzano letteralmente il movimento di curva sul quale da anni spendiamo tempo, energie e gran parte delle nostre vite.
Non è stato previsto almeno un settore, la Curva Ovest, con prezzi popolari e accessibili a un normale lavoratore, non sono stati previsti nè pacchetti famiglia nè sconti per i bambini, è stata innalzata la soglia della disabilità per l’accesso al prezzo ridotto. È inacettabile.
Senza contare gli enormi sforzi economici, visti i costi esorbitanti dei settori ospiti, che dovranno sostenere coloro che non hanno mai perso una trasferta e che nemmeno quest’anno volevano perderla.
Sappiamo perfettamente che un rincaro era necessario, ma quello presentato è assolutamente eccessivo, inadeguato e inaspettato tanto più perchè, comunque, non sposterà gli equilibri economici del campionato che si andrà ad affrontare, ma, al contrario, sposterà l’equilibrio economico di tanti ragazzi, ragazze e famiglie che da sempre seguono la nostra amata S.P.A.L.
La gratitudine enorme verso questa società, il credito smisurato maturato tra la tifoseria e la stima che abbiamo verso presidente e proprietari della Spal, non ci impediranno mai di tacere su argomenti che affossano il tifo organizzato.
L’anno appena passato ha visto il nostro movimento impegnato ai massimi livelli su coreografie, coordinamento dei cori e organizzazioni di trasferte ed eventi. Meritavamo più franchezza e un dialogo più approfondito su questa questione. Per noi, i tifosi e la nostra curva vengono prima di tutto e tutti, è così da sempre e per sempre sarà così. Con qualunque società.
Nell’auspicio che ci sia un’immediata sospensione della campagna abbonamenti e si possa avere in tempi rapidi un incontro per trovare una soluzione concreta a questa spiacevole vicenda, diciamo fin d’ora che, purtroppo, a queste condizioni il nostro supporto alla squadra, per il prossimo anno, non è affatto scontato e garantito.

CURVA OVEST FERRARA
OTTO SETTEMBRE

Matteo Falcone.