Quello delle gare internazionali non è un terreno abituale per il San Gallo, che aveva già provato invano, nel 2018 e nel 2020, a centrare la fase a gironi dell’Europa League del 2013-14, massimo risultato in campo internazionale degli svizzeri, se si eccettua un ottavo di finale in Coppa delle Coppe 1969-70 (a conti fatti, il secondo turno di quella competizione, perso ad appannaggio del Levski Sofia).
Dopo aver regolato i meno blasonati kazaki del Tobol nel primo turno, i biancoverdi affrontano lo Śląsk Wrocław con la ferma intenzione di godersi e onorare ogni momento di questo gradino inferiore (ma non per questo meno affascinante) che è la Conference League e magari, chissà, tentare l’exploit di raggiungere anche qui la fase a gironi. Ultimo scoglio, infatti, sarà la gara di spareggio fra la vincente di questa doppia sfida che si incrocerà con la perdente dell’incontro di Europa League tra i turchi del Trabzonspor e il Rapid Vienna.
Buttando un occhio agli avversari, lo Śląsk è appunto la compagine di Wrocław, anche conosciuta in Italia come Breslavia, importante centro della Bassa Slesia (che in polacco si dice proprio Śląsk) di quasi settecentomila abitanti. Dopo un po’ di altalena con le categorie inferiori, dal 2008 la squadra è tornata in pianta stabile in Ekstraklasa, la massima serie polacca, bissando nel 2010-11 il titolo già vinto nel 1976-77. Tra le altre note di curiosità, motivazione ulteriore è data dal fatto che per la finale di quest’anno della Conference, è stata designata proprio la sede di Wrocław.
Ancora maggiore è invece la curiosità che, fra i tifosi di casa, accompagna l’arrivo in città di una tifoseria polacca, in questo periodo storico fra i movimenti nazionali in maggior crescita in termini di tifo organizzato. Tanti sono i gruppetti che si vedono in giro per il centro di San Gallo, ma alla fine non ci sarà niente di rilevante da segnalare.
Sugli spalti del Kybunpark sono 15.090 gli spettatori accorsi per assistere a questo confronto, numeri davvero buoni se si considera che si gioca di giovedì alle 20:30 ed in pieno periodo vacanziero. La società ci ha messo del suo varando prezzi popolari per l’occasione: 15€ il costo delle Curve, 25 la gradinata e 40 la tribuna.
Curva di casa strapiena dove palpabile è la voglia d’Europa. Inizio con fumogeni, compresi quelli “a ventaglio” che tanto vanno di moda ultimamente; pirotecnica poi ribadita al quinto minuto dopo la rete del vantaggio di Akolo, mentre altre torce si susseguiranno nell’arco dei novanta minuti. L’obiettivo prefissato dalla Curva di casa era di far sentire meno possibile gli ospiti e bisogna dire che c’è riuscita abbastanza bene, con un “volume” dei cori davvero molto alto, favorito anche dal piglio con cui la squadra affronta la contesa, chiusa poi su un 2-0 che offre rassicuranti margini in vista della gara di ritorno in Polonia.
Ospiti in circa 600, non riempiono del tutto il settore ospiti ma offrono un buon colpo d’occhio, enfatizzato dal fatto che tifano tutti a petto nudo. Inizio di gara con una grande torciata, con torce disseminate per tutto il settore, poi la loro prestazione sarà caratterizzata soprattutto dai tanti battimani. Tifo molto secco, poco melodioso, come nello stile delle tifoserie di quest’angolo di Europa. Complessivamente fanno anche loro la propria parte fino in fondo, risultando belli soprattutto a livello vocale, considerato il poco colore offerto oltre a quello di pezze e striscioni e di un piccolo copricurva.
Remo Zollinger