a6a167a04c8a78b844fa3f7d66ad497d-39823-d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427eManto in sintetico divelto in più punti, pali di entrambe le porte segati e vetrate del settore tribuna in frantumi. Questo il bilancio dell’azione vandalica che ha reso impossibile la disputa del match in programma questo pomeriggio al “Bianco” fra il Gallipoli e la Turris, nel frattempo già in salento. Una notizia dal sapore della beffa per i sostenitori corallini partiti in mattinata da Torre del Greco e giunti a Gallipoli in tempo utile per la gara. “Uno schiaffo all’intera città, agli abitanti ed agli sportivi”: queste le amare parole con cui il presidente del club pugliese Quintana ha commentato l’accaduto. Incerti, a questo punto, gli scenari che potrebbero prospettarsi. Da una parte l’ipotesi della responsabilità oggettiva del club salentino, derivante dall’obbligo, che vincola ciascuna società, di assicurare il regolare e pacifico svolgimento dell’attività sportiva, come precisato a chiare lettere dalla Procura Federale. “La responsabilità oggettiva trova fondamento nell’esigenza di rendere effettivo e pregnante l’ impegno delle società nell’attività di prevenzione nella commissione di fatti che compromettono l’ordine pubblico o la regolarità nello svolgimento delle gare, nonché nell’attività di stimolo del massimo rispetto delle norme Federali da parte dei soggetti legati alla società al fine di assicurare il corretto svolgimento delle competizioni”. Nel caso si affermasse tale profilo, per il club giallorosso scatterebbe la sconfitta a tavolino. In senso contrario, però, il precedente dello scorso anno di Varese. In quel caso, avendo la società predisposto adeguate forme di controllo presso l’impianto sportivo (sistema di videosorveglianza e personale preposto alla custodia), fu accertata l’imprevedibilità dell’evento dannoso e dunque l’impossibilità per la società di evitarlo e/o contrastarlo, con relativo rinvio del match.