Cosa hanno in comune Stalingrado, Ivana Spagna e la Virtus Roma? Il PalaTiziano ovviamente! Questi tre elementi, forse a loro insaputa, si sono infatti riuniti nel piccolo palazzetto dando vita al match di Eurocup tra i capitolini e il Volgograd. Andiamo con ordine: Stalingrado è il nome con cui è stata conosciuta Volgograd dagli anni ’20 al 1961. Questa città ricopre un ruolo fondamentale nella storia novecentista. Fu là infatti che, dopo un anno di battaglia e numerosi morti da una parte e dall’altra, si arrese l’esercito nazista per la prima volta durante il secondo conflitto mondiale, dando inizio all’avanzata sovietica verso ovest. Qualcuno l’ha persino definita “la battaglia più importante della seconda guerra mondiale”. Per un appassionato di storia come il sottoscritto quindi non può passare inosservato il nome che campeggia sulle maglie della squadra ospite quest’oggi sul parquet romano. Certo, come accade spesso nel basket, di russi ce ne sono davvero pochi a dire il vero, ma leggere sul biglietto Virtus Roma-Volgograd mi fa esclamare ad un’amica lì vicino: “Chissà se oggi faranno una Stalingrado anche qua”.

Il secondo elemento, quello nettamente più ludico, è rappresentato da Ivana Spagna. Una bionda panterona che tutto ad un tratto fa il suo ingresso nella tribuna del PalaTiziano accompagnata da un’amica altrettanto “free free”, come cantava lo stornellatore de “La Parolaccia” a Lino Banfi in “Fracchia la belva umana”. La biondona impellicciata, stile Miss Temperino anni ’70 sulla passerelle del Festival di Coccia di Morto, mette in mostra labbrone ed espressioni che rimandano alla celebre cantante di “Gente come noi”, anche se ai ragazzi della Curva Ancilotto rammenta probabilmente più qualche simpatico Transit che a Roma si è soliti incontrare nella zona della Stazione Termini.

Comincia così questa serata, tra il sacro e il profano. Ho imparato ad adorare l’Eurocup per tutti i suoi spunti goliardici. Il poco pubblico favorisce sempre un clima di divertimento per riscaldare il palazzetto. E a farne le spese sono sempre i soggetti più strampalati che popolano le gradinate. Certo, una presenza ultras ospite non sarebbe male, ma in assenza di tifosi provenienti da fuori bisogna accontentarsi di quello che passa il convento. Questo sembrano averlo capito alla perfezione i ragazzi delle Brigate che, anche grazie al cuor leggero di sfide senza pathos dal punto di vista ultras, ne approfittano per divertirsi tra cori goliardici, spintoni e battute.

E’ soprattutto il coach Dalmonte ad esser preso di mira in maniera bonaria con cori a favore. Non mancano poi le diverse invettive contro i rivali di sempre come Siena, Varese, Caserta e Avellino. Per quanto riguarda il tifo stasera si mantiene su livelli più che buoni. E’ in particolar modo negli ultimi due quarti che la Curva Ancilotto dà il meglio, aiutata da una Virtus che stasera appare inarrestabile e trita letteralmente il malcapitato avversario. Un successo importante che inaugura al meglio questa seconda fase di Eurocup.

Ma prima di vedere il finale della gara c’è un altro bel siparietto. Il tabellone che sormonta il canestro si rompe e la gara viene temporaneamente sospesa. La sostituzione non è così semplice, basti pensare che persino il secondo tabellone istallato non dà cenni di vita. La cosa ovviamente diverte la curva di casa che rincara la dose, già satura, della serata cazzeggiante. Dopo una decina di minuti, e tante corse a destra e manca da parte degli addetti ai lavori, si torna a giocare l’ultimo quarto. Come detto è la Virtus a trionfare, anche grazie a un Bobby Jones in stato di grazia.

Dopo aver seguito i saluti di rito, con la squadra che almeno per il momento ricompone la frattura creatasi con la curva qualche settimana fa dopo diverse sconfitte andando a prendersi gli abbracci degli ultras. Anche Ivanona Nazionale se ne va. Forse cantando “E mi sveglio al mattino che già penso a te…”. Io però il mattino dopo ho da fare, quindi non ho ulteriore tempo da dedicarle. Del resto un paio di scatti hanno già reso l’idea del personaggio. Alla prossima puntata di Eurocup e ai prossimo “protagonisti”.

Simone Meloni