Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

AGGIORNAMENTO: per ottimizzare la funzionalità del sito, piuttosto che pubblicare una seconda notizia con le sole fototifo, abbiamo deciso che – dopo la pubblicazione in rivista – ripubblicheremo la cronaca stessa, ma implementata dell’intera galleria fotografica che troverete a fine articolo.

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Ebbene sì, lo ammetto: per una volta, abbiamo fatto i conti senza l’oste! Forte della scalata positiva verso il titolo, che stava piano piano dando la quasi certa vittoria del campionato, la Stella Rossa è stata sconfitta contro i rivali del Partizan, ed i giochi si sono riaperti. Ma oramai il biglietto era fatto, anche se questo match tra Stella Rossa e Rad Belgrado non potrà dare, comunque ed ancora, la matematica certezza del titolo di campione di Serbia, che ormai manca da diversi anni tra gli “scaffali” della squadra biancorossa.

Entro dentro al Marakana sempre con l’emozione della prima volta: il copione è pressoché uguale ai derby passati ai quali ho assistito. Parte l’inno della squadra di casa ed i tifosi iniziano il loro riscaldamento vocale.

Mi posiziono in tribuna Zapad; manca quasi un’ora all’inizio della partita, ma mi rendo conto che, nonostante pure questa partita contro il Rad sia comunque un derby, oggi non ci sarà il pienone che solitamente ero abituata a vedere contro il Partizan. Gli spettatori risulteranno solo 12.690, circa un quarto della capienza dello stadio.

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

A mezzora dall’inizio del match entrano i tifosi del Rad, che si posizionano nello spicchio più estremo del settore ospiti. Ma chi sono di preciso gli ultras di questo quartiere di Belgrado? Il loro gruppo principale si chiama United Force, ed è forse uno dei gruppi ultras più schierati politicamente in Serbia, anzi, per essere più precisi è l’unico gruppo dichiaratamente “nazista” della Serbia. Ciò si nota sopratutto da diverse croci celtiche che spesso accompagnano il loro striscione, che, purtroppo, non riuscirò a fotografare, in quanto appeso nella zona laterale del settore.

I primi a fondare questo gruppo nel 1989 furono, infatti, degli skinhead 88 che, cacciati dalla Curva Nord dei Delije, decisero di iniziare a seguire questa squadra e di creare un loro gruppo.

C’è grandissima rivalità tra loro e la tifoseria di casa, e gli applausi che sentirò al loro ingresso dentro al Marakana (come confermatomi successivamente da alcuni ragazzi della Stella Rossa) saranno solo ed unicamente di carattere ironico.

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

L’anno scorso un ragazzo dei Delije venne ucciso proprio per mano di uno della United Force, seppur in ambiti poco chiari. Un gruppo, questo, molto forte sotto tanti aspetti. Grande è la loro influenza anche verso la squadra dell’FK Rad, con annessi consensi o disappunti su giocatori da acquistare o allenatori da nominare. In Italia abbiamo avuto modo, un paio di anni fa, di vederli all’opera a San Marino per i preliminari di Europa League, dove già nelle prime ore della mattinata si fecero notare per le vie di Rimini.

Con il fischio iniziale dell’arbitro parte il match e il “menù del giorno” della curva di casa è una coreografia composta da lunghi teloni orizzontali, raffiguranti dei graffiti con il simbolo della città di Belgrado, il tutto con un contorno di fumogeni e torce che non stanno mai male. Nella parte bassa della curva, invece, sopra ai drappi dei vari gruppi che popolano la Nord, è appeso uno striscione rigorosamente scritto in cirillico, che resterà attaccato per tutta la durata della partita. Qualche giorno dopo scopro il significato di tale striscione: “L’epicentro della follia”. Mica male direi!

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Noto che alcuni ragazzi in tribuna accendono fumogeni anche nella zona più adiacente la curva ed il pubblico, come sempre, applaude, fotografa e filma estasiato dagli spettacoli ai quali la curva di casa li ha abituati. C’è fumo sul terreno di gioco, quasi non riesco a vedere il settore dei Delije, ma di certo lo sento, eccome se lo sento!

Due gol vengono annullati alla Stella Rossa nel giro di poco tempo ma, siglato il primo gol dei padroni di casa su rigore, il livello sonoro del tifo aumenta notevolmente.

Dietro di me, ad un certo punto, mi accorgo di una decina di bambini che si cimentano nel loro “piccolo tifo” da tribuna, con logore bandierine della Stella Rossa e bastoni al posto delle aste: mi viene quasi da ridere pensando se questi ragazzini dovessero entrare in uno stadio italiano e si vedessero portar via la loro preziosissima bandierina biancorossa… Che bello riavere le famiglie allo stadio, vedere come applaudono e seguono i cori battendo le mani, incitati dai lanciacori della curva che chiedono il loro aiuto nello sviluppo del tifo. Ogni tanto scoppia qualche petardo che fa sorridere il pubblico del Marakana. È sempre tutto strano quello che succede da queste parti. Ho come l’impressione che sia, oltretutto, piuttosto naturale vivere la partita in questo modo, come d’altronde potrebbe esserlo ovunque se media e istituzioni non aizzassero panico sociale ed isteriche cacce alle streghe.

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Gli ospiti non restano certo a guardare e, nonostante il numero esiguo (saranno circa un migliaio), li vedo e a volte riesco pure a sentirli nell’assordante clima del Marakana: compongono battimani, colorano il settore con diverse sciarpate e, durante il secondo tempo, accendo un paio di torce.

Poca la polizia a vegliare su di loro e altrettanto scarso il numero di steward ai lati del settore. Mi viene da pensare che, nonostante la rivalità che esiste tra le due tifoserie, non sia richiesto un ordine pubblico stile derby con il Partizan.

Con la ripresa della partita, dalla Curva Nord vengono accese e si librano in cielo lanterne cinesi volanti che, insieme a una fitta torciata, creano uno spettacolo pirotecnico molto suggestivo.

Si replica il tifo del primo tempo, con la tifoseria di casa che non delude mai e riesce costantemente a tenere in alta quota il sostegno. Molti i cori secchi, ma tante soprattutto le canzoni accompagnate da decine di tamburi, che sento rullare incessantemente. Mi domando come facciano a coinvolgere così tanto, deve esserci qualcosa di magico dentro quella curva; deve essere l’amore smisurato per la propria squadra e la consapevolezza di essere davvero il dodicesimo uomo in campo, quello decisivo per portare a casa la vittoria. E quando in Nord non vengono accese “solitarie” torce, compaiono e vengono issate bandiere con i simboli dei Delije, che creano sempre un bel colpo d’occhio e non stancano mai lo spettatore.

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Stella Rossa-Rad Belgrado 2-0, Superliga Serba 2013/14

Nel frattempo siamo sul 2-0 per la Stella Rossa e, con il triplice fischio finale, le squadre vanno sotto i rispettivi settori a prendersi applausi e cori finali da parte dei propri tifosi.

La Stella Rossa deve aspettare ancora le prossime tre partite (oppure sperare in un passo falso del Partizan) per conseguire l’ambito titolo di campione di Serbia. Personalmente, mi auguro che questa tifoseria torni presto a calcare i migliori campi europei, meritando molto di più di altre ed incrementando maggiormente il già altissimo livello ultras (negli ultimi anni Polacchi, Russi o Svizzeri ci hanno regalato vere lezioni di tifo).

Saluto Belgrado e so che anche questa volta è un arrivederci a presto, al prossimo derby!

Elisa Colombi.