Partita decisiva per raggiungere il play-off della Bundesliga austriaca, che si giocano per la prima volta quest’anno. La notizia clamorosa è che una tra Rapid Vienna e Sturm Graz non rientrerà tra le prime sei deputate a giocarsi il titolo.

Allo stadio Stadion Graz-Liebenau – un tempo intitolato ad Arnold Schwarzenegger – trovo una atmosfera calcistica da vecchio calcio, con tanti tifosi che bivaccano nei bar dislocati attorno all’impianto.

La curva di casa è gremita e già prima dell’incontro innalza potente i propri cori. Il settore ospiti, di contro, non registrerà il sold out, malgrado un buon colpo d’occhio con i gruppi principali (Fanatics, Bulldogs) in prima linea.

Quando i giocatori entrano in campo per il riscaldamento i viennesi issano uno striscione per celebrare i 108 anni del proprio club.

A inizio partita la curva di casa esibisce una bella coreografia, condita dall’accensione di torce e fumogeni. L’effetto è davvero impressionante.

Anche gli ospiti si immolano in un discreto spettacolo coreografico e pirotecnico, mettendosi in mostra poi con un buon tifo che però non riesce ad imporsi sull’ottima performance dei ragazzi di Graz, perfetti con le loro bandiere e i loro cori a rispondere davvero possenti.

In campo la situazione è alquanto delicata, anche perché l’Austria Vienna (già qualificata ai playoff), perdendo, può indirettamente sfavorire gli storici rivali cittadini del Rapid. Nella ripresa la squadra che rappresenta la Stiria trova il vantaggio, causando una bella e pirotecnica esultanza da parte della curva bianconera.

Il tifo aumenta ancor più di intensità e a fine partita c’è grande festa, con i supporter di casa che si riverseranno nei bar per delle ingenti bevute.

Jurgen de Meester