Dopo aver già assisto in questa stagione a Sturm-Austria Salisburgo e GAK – Sturm, due partite ad altissimo livello di tifo, torno un’altra volta nella capitale della Stiria più o meno in maniera imprevista. La partita odierna dello Sturm Graz non promette chissà quale spettacolo sulle gradinate, ma non per questo sono meno curioso di come sarà l’atmosfera attorno alla partita. L’avversario, il neopromesso Austria Klagenfurt ha una storia curiosa, ricca di cambi di denominazione, fusioni e retrocessioni ma povera di titoli nazionali, non avendo praticamente mai vinto nulla. Nel settore ospiti lo seguono circa un centinaio di tifosi, con qualche bandiere e pezze piccole espressione di un manipoli di ragazzi organizzati fra loro in maniera molto informale, senza un vero e proprio gruppo principale. Il sostegno vocale durante la partita è sicuramente continuo, ma dato il loro numero ridotto è quasi impossibile riuscire a farsi sentire.

La curva di casa si presenta gremita come sempre, con le suggestive bandiere a dare come sempre colore e movimento oltre agli striscioni di tutti gruppi principali (Grazer Sturmflut, Jewels Graz 1994, Brigata Graz, ecc.) Pur senza torce o coreografie il colpo d’occhio è davvero molto bello, con la compattezza del settore accentuata dalla predominanza cromatica del nero, mentre i battimani sono eseguiti in maniera quasi perfetta, i cori sono forti e le bandiere sempre al vento.

Sul campo la squadra di casa non riesce a guadagnare i tre punti, nonostante il goal dell’1 a 0 maturato dopo solo pochi minuti. Gli ospiti ribaltano infatti la partita e alla fine si prendono i tre punti con i padroni di casa che si rammaricano per ben quattro legni che hanno contribuito al successo avversario. Così dopo il triplice fischio dell’arbitro, anche i cori della tifoseria del Klagenfurt sono percettibili. Tuttavia la curva di casa non si abbatte e offre un caldo applauso alla sua squadra. E anche io devo applaudire un’altra volta la tifoseria dello Sturm ed esprimere in generale stima e rispetto per come le tifoserie in Austria sono cresciute negli ultimi anni. Una grande prova di maturità e mentalità anche stasera e sono sicuro che non sarà l’ultima.

Jürgen De Meester