Derby pugliese quest’oggi all’Erasmo Iacovone. La diciannovesima giornata di serie D gir. H vede affrontarsi le compagini del Taranto e del Team Altamura. Le due squadre non si incontravano in riva allo Jonio dalla stagione ’99/00. Di sicuro non uno dei derby più accesi ma comunque da onorare al meglio sia in campo che sugli spalti.

Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere per continuare a sperare in una rimonta sulle concorrenti per la promozione in Serie C. Per l’occasione la società tarantina ha messo in vendita i biglietti per donne e bambini alla cifra simbolica di un euro in ogni settore dello stadio.

Si cerca quindi di riportare un po’ di entusiasmo in casa rossoblù visto che il deludente inizio di campionato e le ingarbugliate vicende societarie (che hanno preceduto la cessione del club ad una nuova proprietà) hanno allontanato i tifosi dallo storico impianto nel quartiere Salinella.

Tutto ciò non ha sortito l’effetto sperato. Infatti le presenze sono poco più di duemila. Certo, quota importante considerata la categoria, ma la piazza tarantina ha abituato a numeri di gran lunga superiori in passato. Da Altamura sono giunti in circa duecento.

Degno di nota il primo coro dei supporters jonici, rivolto al direttore sportivo Volume, mal visto dalla curva tarantina per una campagna acquisti non all’altezza delle aspettative e altri episodi che hanno incrinato i rapporti tra lo stesso DS e la piazza.

Gli altamurani iniziano invece con dei cori per la squadra e appaiono veramente rumorosi e molto ben coordinati.

Dalla parte opposta, la curva di casa, oltre ai cori ben scanditi a sostegno della squadra offre un bel colpo d’occhio grazie ai numerosi bandieroni presenti.

Passa poco più di un quarto d’ora e il Taranto trova la rete del vantaggio. Il boato dei supporter di fede rossoblù ammutolisce temporaneamente gli ospiti.

Resto piacevolmente sorpreso dalla sciarpata offerta dagli altamurani negli istanti successivi allo svantaggio subito. Infatti riprendono subito ad incitare la squadra come se nulla fosse accaduto.

Il primo tempo non offrirà altre azioni degne di nota e le squadre guadagneranno gli spogliatoi.

Il secondo tempo ha inizio e non cambia molto sia in campo che sugli spalti.

Il Taranto sembra avere pieno controllo del campo e nessuna delle due tifoserie fa mancare il proprio apporto.

Poco dopo l’inizio della ripresa gli ospiti esporranno uno striscione per un esponente degli Irriducibili che reciterà: “Capo non mollare… Tornerai a cantare!”.

Negli istanti successivi il Taranto raddoppia. Esplosione di gioia sugli spalti e speranze degli ospiti, di riuscire quantomeno a trovare il pareggio, che si fanno sempre più flebili.

Lo si evince dal calo di intensità del tifo altamurano, resta solo lo zoccolo duro ad incitare la squadra. Scenario completamente opposto tra i tifosi di casa. Tanto entusiasmo sugli spalti.

Quando il tempo regolamentare sta giungendo al termine viene concesso un calcio di rigore per l’Altamura che riesce ad accorciare le distanze.La gara però non offre più niente, questo derby termina 2 a 1 per i padroni di casa.

Entrambe le squadre vanno a ringraziare i propri tifosi anche se con animi diversi. Da una parte i rossoblù a festeggiare sotto la curva per la terza vittoria consecutiva, dall’altra i biancorossi che vanno a prendersi una più che giusta una più che giusta “strigliata” dai propri supporter.

Le due tifoserie si sono ignorate per tutta la partita.

Bravi gli ospiti ad essere giunti in riva allo Jonio in un numero abbastanza massiccio onorando egregiamente la trasferta. Per quanto riguarda la tifoseria di casa, non ha mai fatto mancare il proprio apporto, offrendo un sostegno incessante alla squadra nonostante non fosse al gran completo, complice il cospicuo numero di DASPO ricevuti negli ultimi tempi e l’entusiasmo che stenta a ritornare.

Testo di Fabrizio Giannico.
Foto di Fabio Mitidieri.